Andria: esplorati i sotterranei di una misteriosa chiesetta nel chiostro di San Domenico – VIDEO

Grazie al dottor Francesco Inchingolo, con l’arch. Laera abbiamo esplorato dei piccoli ma interessanti sotterranei di una struttura presente nel chiostro interno della Chiesa di San Domenico. La struttura, non molto spaziosa, ha tutte le caratteristiche di una vera e propria chiesetta antica e non a caso viene oggi identificata come la “chiesetta di Santa Colomba”. Guardate il VIDEO:

La facciata della chiesetta è ancora riconoscibile, comprensiva di due finestroni e della parte sotterranea da noi esplorata, che al suo interno conserva una scalinata in pietra laterale.

Secondo alcune fonti, i resti originari della chiesetta potrebbero risalire almeno al 1309. La chiesetta sembra sia stata inglobata dal chiostro di San Domenico nel 1459, anno in cui fu emesso un decreto in pergamena (“Datum Andriæ in domibus nostræ habitationis, die VI Ianuarii, anno Domini MCCCCLIX“) da Papa Pio II. E non è forse un caso che l’anno precedente il frate domenicano Antonio Giannotti fu nominato Vescovo di Andria.

Sembra infatti che nell’anno 1459, i Padri Domenicani, assieme a Re Ferdinando d’Aragona che dimorò per alcuni giorni nell’abitazione andriese di suo cognato Francesco II Del Balzo (lo stesso i cui resti mummificati sono tutt’oggi conservati sempre a San Domenico), decisero di chiedere a Sua Eminenza la gestione di una chiesetta abbandonata effettuando la richiesta assieme al Delegato apostolico, il Cardinale Latino Orsini, Arcivescovo di Trani.

L’obiettivo pare fosse quello di ampliare la struttura. Fu così che il Cardinale, a seguito delle richieste dei domenicani e del Duca, incaricò il Protonotario apostolico Baldassarre Del Balzo ad ottenere l’incorporazione della chiesetta nella struttura di San Domenico.

Il tentativo di consolidare un ordine religioso ha quindi permesso la conservazione di una struttura religiosa più antica della stessa chiesa di San Domenico? In base alle documentazioni sembra proprio di si, tuttavia la chiesetta conserva ancora un fascino misterioso. Una piccola grande scoperta che ci riporta indietro negli anni, aprendo nuovi orizzonti in quella che è la straordinaria e lunghissima storia della città di Andria. Un ringraziamento speciale al dottor Inchingolo per la segnalazione e per la sua spiccata sensibilità in merito alla tematica affrontata. Alla prossima.

Nick Ferrara

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