Dichiarazione del consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo in merito alla situazione delle acque dell’invaso del Pertusillo, il lago lucano artificiale, che dà da bere sia ai lucani che ai pugliesi:
“Come muta in fretta l’opinione degli uomini! Soltanto pochi mesi fa il Governo regionale – chiamato a relazionare sulla situazione del Pertusillo da una mozione di Forza Italia votata all’unanimità dall’Assemblea – chiudeva in maniera tranciante l’argomento per bocca del Governatore Emiliano. Quest’ultimo – anziché chiarire se quell’area della Basilicata fosse diventata serbatoio di elementi potenzialmente tossici e nocivi per la salute delle famiglie pugliesi che utilizzano l’acqua proveniente dal Pertusillo attraverso i rubinetti di Aqp – si limitò a comunicare che il suo omologo lucano, Pittella, era fortemente contrariato per l’ingerenza pugliese in questa materia; che in fin dei conti si trattava di questione tutta interna alla sorella Basilicata; e che in ogni caso l’Arpa di quella regione non aveva segnalato alcun dato allarmante circa un potenziale inquinamento da idrocarburi”.
Ecco perchè torniamo a chiedere, serenamente ma decisamente, al nostro Governo regionale: siete sempre del parere che la vicenda della Val d’Agri sia una questione della sola Basilicata? Non è invece il caso – a tutela della salute attuale e futura degli utenti di Acquedotto Pugliese – monitorare con attenzione l’evoluzione del caso? Perché è fin troppo evidente che il problema dell’inquinamento non può essere geometricamente circoscritto alla zona su cui insiste il Centro Oli.
Anzi, l’acqua sotterranea – dal Centro Oli all’invaso del Pertusillo – deve percorrere solo pochi chilometri nel sottosuolo attraverso sedimenti a diversa permeabilità. Ed allora, rilanciamo: esiste uno studio, serio e recente, dell’assetto stratigrafico ed idrogeologico del sottosuolo di quella vasta area che può essere interessata dalla dispersione di idrocarburi inquinanti nel sottosuolo lucano? Temiamo di no. A questo punto crediamo sia doveroso che Arpa puglia ed Aqp intensifichino nei fatti la propria attività di monitoraggio e di analisi a tutela dell’Ambiente e della Salute Pubblica. E che anche Emiliano spalanchi gli occhi una volta per tutte su questa vicenda, senza ingiustificati timori reverenziali nei confronti del suo collega, di ruolo e di partito. I Pugliesi –conclude Marmo- pretendono trasparenza”.
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