“Lambrenedetto XVI” pubblica foto di carcasse di auto nelle campagne di Andria – FOTO

“Dalla zona di Andria un ragazzo del posto ci segnala questa situazione di auto abbandonate“ – è la breve ma significativa segnalazione di “Lambrenedetto XVI“, nome web di un noto cittadino italiano il quale, attraverso una Pagina Facebook segnala periodicamente problematiche del Bel Paese, a volte mettendole a confronto con le metodologie applicate da altri paesi del mondo.

Stavolta è toccato ad Andria: pare infatti che un cittadino andriese abbia segnalato la presenza di carcasse d’auto tra gli uliveti nell’area rurale andriese, con non poca indignazione per gli utenti del web, che ancora una volta si son visti menzionare il nome della città federiciana abbinandolo, oltre che a bellezze come Castel del Monte e ai prodotti tipici, anche, purtroppo, al triste fenomeno del furto d’auto. Non è chiaro come e perché quelle carcasse siano li, ne tanto meno se siano state recuperate e se le forze dell’ordine siano riuscite in qualche maniera ad individuare gli autori del vile gesto. Fatto sta che Lambrenedetto XVI ha voluto dar voce a questo ennesimo scempio, sia ai danni dei proprietari delle auto che ai danni dell’ambiente e delle nostre coltivazioni, oltre che all’immagine di un’intera comunità, quella andriese, fatta di tante persone perbene spesso vittime di alcuni soggetti criminali.

A dirla tutta, molto spesso segnalazioni di questo tipo sono state inviate anche alla nostra redazione dalle forze dell’ordine, da alcune squadre di volontari di protezione Civile e/o semplici cittadini anche grazie al nostro sistema di segnalazione mobile (a tal  proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui) ma ovviamente, più che segnalare la problematica non possiamo, perché in questi caso sono le forze dell’ordine a dover agire. Il post diffuso da Lambrenedetto XVI: