Andria: l’isola ecologica chiusa da più di due settimane. Richiesta riunione 4^ consulta comunale: “emergenza rifiuti”

“Emergenza rifiuti ad Andria: non è più solo una questione di carattere “estetico” ma una vera e propria emergenza del territorio che investe il suo sviluppo ma anche una questione di carattere sanitario.  Nel pieno di una stagione turistica ancora in corso, con la città di Andria che si appresta a spendere oltre cinquecentomila euro di soldi pubblici per il Festival dell’anno, con una serie di problemi connessi alla vivibilità del territorio, l’emergenza rifiuti, che potrebbe essere già stata risolta da tempo se solo si fossero mantenuti gli impegni assunti pubblicamente e se si fossero attuate minime politiche di intervento che non fossero solo la lingua di fuori in attesa dei soldi che la Regione Puglia ha stanziato per ripulire le strade da quei rifiuti sparsi ed impropriamente abbandonati senza alcun freno e senza seri provvedimenti dissuasivi, avrebbe potuto già essere solo un ricordo” – lo dichiarano in un comunicato i responsabili del Comitato Quartiere Europa di Andria

Nelle ultime settimane non poche segnalazioni giunte in redazione segnalavano disagi per via della chiusura temporanea dell’isola ecologica (a tal  proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).

“In Puglia viviamo una situazione particolare caratterizzata da una limitatissima presenza di piattaforme e discariche per il conferimento dei rifiuti. Anche per questi motivi le limitazioni al conferimento che avvengono in piattaforme o discariche lontane fisicamente da Andria si ripercuotono sulla nostra città, non potendo gli impianti di raccolta destinati al recepimento dei rifiuti ingombranti accogliere quantità superiori ad un certo limite” – avevano fatto sapere con un comunicato diffuso lo scorso 10 agosto 2017 dall’assessorato all’ambiente della città di Andria.

“Questo ha determinato un inevitabile rallentamento del conferimento in discarica provocandone, addirittura, la sospensione di qualsiasi attività di raccolta e conferimento. Tale situazione, peraltro, è generalizzata sul territorio pugliese, determinando notevoli disagi per numerose comunità. Ne è riprova che anche alcune città limitrofe stanno vivendo lo stesso disagio”.

“In ogni caso la Regione Puglia attraverso l’Agenzia Regionale per i Rifiuti, si sta adoperando per ricercare soluzioni alternative rispetto agli attuali siti in modo da soddisfare le esigenze sempre più ampie ed articolate dei Comuni pugliesi. In definitiva, la chiusura, così comunicata dal Commissario della ditta Sangalli, – proseguiva la nota dell’Assessorato all’Ambiente – non ha nulla di misterioso, ma si tratta, come accennato, di una problematicità legata alla chiusura del ciclo dei rifiuti ed al conferimento nelle poche discariche presenti nel territorio pugliese”.

“L’Assessorato all’Ambiente sta monitorando con attenzione la situazione, di concerto con le Autorità Regionali, per giungere al più presto alla riapertura della nostra Isola Ecologica per continuare ad offrire un indispensabile servizio alla cittadinanza”. Nel contempo ci affidiamo alla sensibilità e al senso civico dei nostri concittadini chiedendo loro di evitare l’abbandono dei rifiuti all’esterno del sito”.

Adesso, ad intervenire nuovamente sul delicatissimo tema è Savino Montaruli, componente della 4^ Consulta Ambiente della città di Andria, eletto democraticamente con voti delle altre associazioni e non riconducibile ad alcun partito o movimento politico, il quale ha dichiarato: “abbiamo in tutti i modi posto in evidenza un problema che è andato via via aumentando di gravità. Lo abbiamo fatto, io personalmente l’ho fatto, anche in ben cinque trasmissioni televisive dedicate all’argomento da Michele Cucuzza, su Telenorba. A quegli incontri/dibattito ha partecipato il Sindaco di Andria ma anche, a turno nel “tutti contro di Me”, molti altri esponenti della maggioranza di governo cittadino ma nulla è cambiato e tutto si è aggravato nel tempo. Le rassicurazioni circa la risoluzione della problematica in breve tempo si sono rivelate fasulle ed infondate ed annunciarle pubblicamente è stato un atto gravissimo da parte di soggetti che dovrebbero rappresentare le istituzioni ai massimi livelli”.

Come Consulta Ambiente ci stiamo confrontando su quanto sta accadendo, sia relativamente all’abbandono dei rifiuti sulle strade e nelle campagne sia per le inefficienze ripetute e reiterate, fino alla chiusura prolungata, dell’isola ecologica, l’unica isola ecologica cittadina, in via Stazio. Nella prossima riunione della Consulta sarà altresì elaborato e condivisa una nota informativa che sarà inviata alle competenti Autorità ed alle Procure di Trani e di Bari per segnalare tutto quanto accaduto in questa estate ripugnante dal punto di vista ambientale che ha anche per quest’anno rappresentato il peggior biglietto da visita di questo territorio per quei pochissimi turisti che ancora si ostinano a voler visitare le nostre straordinarie bellezze finite nelle mani di sciattoni ed incapaci. In caso di individuazione di responsabilità, anche di carattere diffuso, chiederemo gli opportuni interventi del caso.” – ha concluso Montaruli. Il servizio tv diffuso alcuni mesi fa: https://www.youtube.com/watch?v=cUO2iGeZgIU

Già lo scorso anno un comunicato dell’assessorato all’ambiente rendeva noto il conferimento limitato momentaneo sino al 4 gennaio dell’anno successivo (ovvero l’attuale anno).

In queste ultime settimane, la Regione ha annunciato di aver stanziato un milione di euro per tutti i comuni pugliesi per aiutarli a sostenere i costi di una raccolta straordinaria di rifiuti in quelle zone come svincoli stradali, strade comunali, tratti di campagna particolarmente difficili, che sono state compromesse dall’abbandono, da parte di cittadini o turisti, di rifiuti e ulteriori 30 milioni di euro per la strutturazione, in ogni comune della Puglia, di centri per la raccolta differenziata. Andria potrà usufruire di una parte di queste risorse per risolvere i suoi problemi?

Quando riaprirà l’isola ecologica di Andria? Se lo chiedono i cittadini andriesi, da settimane. Nelle ultime ore, il parlamentare andriese Giuseppe D’Ambrosio ha diffuso un video sui social che linkiamo qui sotto:

 

Posted by Giuseppe D’Ambrosio on Friday, August 18, 2017

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