5g, i residenti di Andria scrivono al Presidente Mattarella e ai Ministri Piantedosi e Crosetto

I residenti di via Scipione l’Africano non ci stanno alla rassegnazione, proseguendo la propria battaglia per il diritto della tutela della salute. Al momento insoddisfatti della gestione istituzionale territoriale, gli stessi si appellano ora alle massime cariche dello Stato italiano. Le preoccupazioni dei residenti sono quelle degli attivisti dell’associazione di impegno civico “Io Ci Sono!” di Andria dal cui ufficio di Presidenza dell’attivista Savino Montaruli, dichiarano:

“questa nota stampa viene integralmente inviata al nostro Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella ed ai Ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e della Difesa, Guido Crosetto. La motivazione per la quale viene fatto ricorso alle massime Autorità dello Stato è dettata dalla profonda preoccupazione rispetto all’installazione di via Scipione l’Africano. Un fascicolo che, ad oggi, il comune non ha ancora aperto davanti ai cittadini, per le verifiche richieste e una circostanza unica nel suo genere. Perché in altri casi ciò è avvenuto? Infatti sin dal primo giorno di avvio dei lavori, ed addirittura anche nelle giornate in cui i lavori non venivano eseguiti, quel cantiere è stato ed è ancora presidiato ininterrottamente dalle Forze dell’Ordine, talvolta addirittura in tenuta antisommossa. Si parla di intere settimane, sin dal giorno 14 maggio 2024. Un massiccio impiego di uomini di tutte le Forze dell’Ordine a protezione di quel cantiere e di quel palo che ancora non è stato elevato, con costi enormi per tale impiego. Perché tanta “attenzione?” Di che tipo di impianto si tratta?” – ha osservato Montaruli che è tornato ad appellarsi al Sindaco di Andria ed al Prefetto affinché vengano adottate tutte le misure per sospendere immediatamente i lavori. “Alle Autorità cui il presente appello umano è rivolto, l’invito ad intervenire per la difesa dei Diritti costituzionali che vengono ripetutamente violati nel caso in specie, anche in relazione al diritto di godere delle proprietà private e di salvaguardia della salute” – ha ribadito l’attivista sociale e giornalista andriese.

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