Andria: anche a Monte Faraone c’era un castello medievale? In un libro custodito da De Lucia…

nella foto: Michele De Lucia ospitato dagli autori di VideoAndria.com

Grazie al nostro concittadino Michele De Lucia, torniamo a parlare del misterioso quanto noto sito archeologico di Monte Faraone (ubicato nell’omonima contrada della periferia rurale andriese). Da tanti anni, il noto ricercatore storico autodidatta, nonostante la solida mancanza di un costante sostegno istituzionale (lo diciamo a malincuore), con grande impegno e talvolta con difficoltà, sta proseguendo autonomamente alla ricerca di foto e libri d’epoca per estendere le sue ricerche e tutelare la memoria storica. Non parliamo di libri in vendita ovunque ma di documenti storici di elevato valore storico, spesso pezzi unici antichi. Tra essi, spicca un libro oramai introvabile, risalente a molti anni fa e scritto da un’archeologa:

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In questa pubblicazione – ci fa sapere De Lucia – è riportata anche la foto aerea in bianco e nero della zona di Monte Faraone (zona della campagna andriese è stata accertata la presenza di resti archeologici risalenti ad un periodo storico che va dal quinto millennio a.C. all’ottavo- sesto secolo a. C.). Oltre a menzionare anche evidenti segni di resti archeologici della vicina contrada Santa Barbara (anch’esso riconosciuto sito di interesse archeologico con reperti risalenti all’età del Bronzo e anche ceramica riconducibile alla civiltà dauna) didascalia che accompagna la foto, l’autrice della pubblicazione, avvalendosi dell’esito di precedenti ricerche archeologiche, riportò un fatto curioso:

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Oltre a riportare un’interpretazione del passaggio della via Traiana in questa zona dell’Alta Murgia (o Murgia andriese, se preferite), infatti, si menzionano anche quelli che vengono definiti i resti di un “castello medievale“. De Lucia ci riferisce che tale pubblicazione si riferisce a scoperte risalenti agli anni ’60, che confermerebbero quanto riportato nella didascalia dell’immagine. Siamo a svariati chilometri di distanza sia dal sito di Castel del Monte (oggi patrimonio mondiale Unesco gestito dal Ministero della Cultura italiana) che da Palazzo Ducale, quest’ultimo per alcuni studiosi locali ritenuto l’erede architettonico del presunto castello normanno-svevo che un tempo doveva ergersi possente al posto dell’attuale edificio storico, tra le mura della città federiciana (anch’esso oggetto di un precedente approfondimento scritto sempre grazie alla collaborazione con De Lucia). Resta quindi da chiedersi se tale affermazione, anche a distanza di decenni, possa aprire nuove ipotesi e ricostruzioni su una pagina della nostra Storia a tratti sconosciuta: anche nella periferia rurale andriese era presente un castello all’incirca coevo al periodo di Federico II? Per il momento, non aggiungiamo altro: le potenziali analisi tecniche e storiche che potrebbero confermare o modificare questa interpretazione le lasciamo agli esperti mentre la copia di quel libro è custodita dal nostro concittadino. Una cosa è certa:

Se non fosse per Michele De Lucia, buona parte della memoria storica andriese sarebbe andata perduta. Quando le istituzioni si decideranno di dedicargli risorse sufficienti per proseguire le ricerche con meno difficoltà e magari consentendogli di custodire il numeroso materiale raccolto in una struttura più adeguata e capiente? E’ una domanda che oramai ci poniamo da tanti anni. Il tutto avviene in un lasso di tempo caratterizzato dal transito di svariate amministrazioni di altrettanti numerosi colori politici che costantemente, nonostante anche le difficoltà finanziarie, riescono a promuovere iniziative ed eventi culturali che talvolta durano un solo giorno. Eppure la parola “Cultura” non è certamente limitata a “musica” o “teatro” ma anche alla lettura, allo studio ed alla catalogazione del patrimonio storico. Senza nulla togliere ad altri, vogliamo far notare ai lettori che, quanto scoperto e raccolto da De Lucia rappresenta un vasto patrimonio storico destinato a durare nel tempo. Infine, a tutti gli appassionati di Storia locale, ricordiamo la possibilità di seguire tutti gli aggiornamenti su Facebook cliccando “mi piace” sulla pagina Facebook.com/andriantica. Di seguito, riportiamo i link a precedenti approfondimenti:

Andria: in una pergamena antica è raffigurato il castello perduto della città (dove oggi sorge Palazzo Ducale)

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Andria, quella misteriosa colonna antica nascosta nei sotterranei e molti altri manufatti a decine di metri sotto le strade del centro storico – video

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