Andria: avrei rifiuti da scaricare, dove posso andare?

“E io avrei dei rifiuti da scaricare dove posso andare ? Perché saranno una ventina di giorni che li ho in casa e non posso più tenerli”è il messaggio di un cittadino ricevuto in redazione al quale, al quale, ovviamente, abbiamo avuto difficoltà a dare una risposta certa visto che l’incertezza, almeno per quanto riguarda l’isola ecologica di Andria, persiste. Sono ormai passate settimane da quando la struttura adibita al conferimento di rifiuti ingombranti o non riciclabili attraverso il sistema porta a porta ordinario risulta momentaneamente chiusa. Motivazione della problematica sarebbe legata alla scarsa presenza di discariche nel territorio, che avrebbe causato un notevole rallentamento del conferimento in discarica.

Discariche che, nel frattempo, non fanno che aumentare nell’intero territorio nazionale a causa di un considerevole quantitativo di rifiuti indifferenziati che ancora oggi nel 2017 i cittadini producono. I cittadini, giustamente, non vogliono altre discariche per la paura di potenziali disastri ambientali. Tuttavia, molti degli stessi cittadini non effettuano correttamente la raccolta differenziata e producono molto indifferenziato. Questi rifiuti da qualche parte devono pur andare. A meno che i cittadini tutti si risveglino dal coma culturale cominciando a evitare di acquistare prodotti inquinanti e a riutilizzare tutto. Utopia (per ora).

Poi c’è chi abbandona vergognosamente questi rifiuti per strada, come segnalato da un cittadino nella foto che vedete qui sopra, scattata negli ultimi giorni ad Andria in Via Lazzaro spallanzani. Ovviamente nulla è giustificato davanti a tale scempio, atto illegale che nel comune di Andria prevede anche pesanti sanzioni. Tuttavia, ad Andria ci sono anche tanti cittadini onesti che vorrebbero sapere dove conferire i propri rifiuti ingombranti.

A questo, unite l’eccessiva produzione di rifiuti indifferenziati, mescolate con la scarsità di fondi che il governo nazionale sta togliendo sempre di più ai comuni, mescolate bene e avrete la vergognosa e preoccupante situazione odierna: comuni che aumentano tasse dei rifiuti e che non sanno più dove conferire quelli indifferenziati. Non solo: a scarseggiare sono anche gli impianti di compostaggio e altri tipi di impianti che avrebbero potuto essere pubblici e generare indotti per un sistema di economia circolare che avrebbe certamente consentito all’intero territorio pugliese di creare nuovi posti di lavoro ed eliminare gradualmente le discariche attraverso la cosiddetta Strategia Rifiuti Zero. Nonostante gli sforzi dei singoli comuni, come quello di Andria, i problemi sono ancora notevoli ed evidenti: i soldi scarseggiano, una parte dei cittadini produce ancora tanto indifferenziato per le discariche diminuiscono e quelle rimaste costano sempre di più anche a causa dell’aumento della distanza che inevitabilmente aumenta i costi di viaggio. Insomma, un cane che si sta sempre più mordendo la coda. Il tutto avviene mentre in altre parti d’Europa il riciclo è una realtà che ha permesso di creare soldi e di evitare problemi con le discariche, come documentato mesi fa da un reportage RAI che linkiamo qui sotto:

 

Si può riciclare tutto? Ne parla uno speciale TG1

Posted by Andria Salute e Benessere on Monday, February 6, 2017

Nelle ultime settimane non poche segnalazioni giunte in redazione segnalavano disagi per via della chiusura temporanea dell’isola ecologica (a tal  proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).

 E se dalla 4^ Consulta Ambiente della città di Andria vi è una richiesta urgente di riunione per individuare le cause del problema e valutare le proposte per una soluzione, in queste ultime settimane, la Regione ha annunciato di aver stanziato un milione di euro per tutti i comuni pugliesi per aiutarli a sostenere i costi di una raccolta straordinaria di rifiuti in quelle zone come svincoli stradali, strade comunali, tratti di campagna particolarmente difficili, che sono state compromesse dall’abbandono, da parte di cittadini o turisti, di rifiuti e ulteriori 30 milioni di euro per la strutturazione, in ogni comune della Puglia, di centri per la raccolta differenziata. Andria potrà usufruire di una parte di queste risorse per risolvere i suoi problemi? Saranno sufficienti per risolvere il fenomeno?
Probabilmente no. Nel frattempo i cittadini vorrebbero sapere dove conferire i rifiuti normalmente trasportati nell’isola ecologica. Sono settimane che aspettano.
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