Andria: cagnolino ucciso in viale Crispi davanti alla proprietaria. L’appello degli animalisti: “solidarietà per la tragedia, secondo caso in pochi giorni. Il problema non è la razza ma la sicurezza”

“Non confondere episodi tragici con l’etichettatura di razze” – è l’appello di Nicola – nostro concittadino animalista e da tempo attivo nell’ambito del volontariato – in merito ad una tragica vicenda avvenuta nei giorni scorsi:

Il drammatico episodio – in realtà, il primo di una serie come ricordato anche dal nostro concittadino animalista – si è consumato nei giorni scorsi in viale Crispi dove un cagnolino di razza chihuahua toy ha perso la vita a seguito dell’attacco di un altro cane di dimensioni maggiori, avvenuto mentre il piccolo animale stava tranquillamente passeggiando con la sua proprietaria nell’area pedonale. Secondo una prima ricostruzione, entrambi i cani erano a passeggio con i rispettivi proprietari quando, inaspettatamente, si è verificato l’incontro ravvicinato all’angolo tra i due animali con inaspettata aggressione, rivelatasi mortale per il cane più piccolo. “Anzitutto, mi chiedo come sia possibile pensare solo all’episodio di cronaca e non anche allo stato d’animo di una giovane donna che si è vista di colpo uccidere brutalmente ciò che le stava più a cuore. E’ mai possibile che si debba solo discutere sui dettagli delle dinamiche e non su un fenomeno che, purtroppo, appare diffuso e che non riguarda solo le aggressioni da parte dei randagi? Quando si parla di sicurezza in città non si può sempre puntare il dito sempre e solo contro la politica ma dovremmo anche tutti ragionare su come i privati cittadini privati gestiscono gli animali domestici. Aldilà delle responsabilità di ognuno nel caso specifico – già noto nei giorni scorsi ma finito nella cronaca cittadina nelle ultime ore – occorre precisare che la problematica legata alla sicurezza tra persone ed animali va intesa in un’ottica di tutela della sicurezza pubblica e del proprio animale domestico non solo mediante l’uso del guinzaglio ma attraverso misure precauzionali che non possono essere limitate soltanto all’eventuale museruola ma, piuttosto, a comportamenti preventivi volti a scongiurare incontri con altri animali ritenuti a rischio“. Quindi, l’esperienza personale:

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“In non poche circostanze, mentre ero a passeggio con il mio cane, per nulla aggressivo, mi è capitato di trovarmi faccia a faccia con persone accompagnate da altri animali apparentemente tolleranti alla presenza del mio amico a quattro zampe. Queste, una volta avvicinatesi per il classico scambio di “saluti” (normalmente fatto perlopiù di annusi che gli animali effettuano per conoscersi) non reagivano celermente all’improvvisa ed inaspettata (almeno per il sottoscritto) reazione aggressiva del loro animale. Una reazione aggressiva, almeno nel mio caso, che il proprietario avrebbe potuto prevedere. Situazioni che, in svariate circostanze, hanno visto il mio cane fuggire da una serie di morsi solo per puro caso rivelatisi poco gravi. Quando il cane è di piccola taglia e si ritrova davanti animali più grandi di lui, la tragedia, è proprio il caso di dirlo, è dietro l’angolo. Nella stessa via, una tragedia simile si è verificata nei giorni scorsi nei pressi di una nota attività commerciale: anche in quel caso, stesso copione. Mi dispiace davvero molto per la ragazza che ha dovuto assistere alla morte del suo amatissimo compagno di vita. L’auspicio è che questo tragico episodio possa rappresentare un monito per tutti coloro che hanno animali al fine da tutelare la sicurezza di tutti. Continuerò a passeggiare in viale Crispi, presso la villa comunale di Andria e in tutte le altre zone dove è possibile farlo per nostro diritto con i nostri animali domestici. Ma lo farò prestando molta attenzione, oltre che a folli automobilisti e ragazzacci a bordi di biciclette elettriche, purtroppo, anche prestando attenzione ad altri animali. Rinnovo il mio umile pensiero rivolto a chi, come la nostra giovane concittadina, ha dovuto subire una grave ed improssiva perdita consumatasi nella maniera più drammatica”.

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