Andria: cala la raccolta differenziata, i cittadini si aumentano da soli la tassa rifiuti. Un’auto-condanna.

In questa foto scattata dal signor Riccardo Mazzone e pubblicata sui social è possibile notare la presenza di sacchi di rifiuti non differenziati lasciati in un bidoncino stracolmo.

Gira uno spauracchio nel territorio della città di Andria: quello dell’aumento dei rifiuti non differenziati. A parte il vergognoso fenomeno dell’abbandono rifiuti, infatti, sembra che la percentuale di raccolta differenziata porta a porta stia per la prima volta perdendo diversi punti a sfavore della città di Andria. La causa, in questo caso, è legata anzitutto alle cattive abitudini di alcuni cittadini andriesi: c’è chi non differenzia e butta tutto in una busta, chi, ancora peggio, prende questi rifiuti e li abbandona nonostante il rischio sanzioni da 500 euro. Un fenomeno costante nel territorio che, speriamo, non sia segnale di un aumento spropositato. Se così fosse, tra tagli ai comuni e cittadini non virtuosi, l’anno prossimo rischieremo di ricevere una tassa rifiuti ancora più alta perché senza una sovranità monetaria capace di controllare e stampare la propria moneta, le istituzioni i soldi da qualche parte devono pur prenderli

La prima amministrazione Giorgino ha avuto il primato ed il merito di aver coraggiosamente introdotto il servizio in tutta la città, ottenendo grandi risultati ammirati a livello nazionale. Eppure, qualcosa sta andando storto in maniera drammatica: a distanza di anni sempre più cittadini preferiscono non fare la raccolta differenziata. Alcuni lo farebbero persino in segno di protesta contro la tassa rifiuti, senza rendersi conto che proprio a causa dell’aumento dei rifiuti che non differenziano le tasse saranno destinate ad aumentare. I nostri comuni spesso sono costretti a trasportare i rifiuti indifferenziati anche fuori regione, aumentando i costi di trasporto e conferimento. Si parla di migliaia di euro mentre il governo centrale di Roma taglia sempre più fondi alle singole amministrazioni che si vedono così costrette ad aumentare le tasse rifiuti ai cittadini. Se ci pensate un attimo, anche per questioni di consenso politico, a nessun sindaco farebbe piacere aumentare le tasse ai cittadini. L’amministrazione comunale di Andria, questioni giudiziarie a parte, aveva anche promesso un “premio” ai cittadini virtuosi. Si è spesso parlato anche di “Strategia Rifiuti Zero” (che dovrebbe consentire l’eliminazione totale delle discariche attraverso mirate strutture di riciclo per ogni tipologia di rifiuto) ma il problema economico, abbinato alle cattive abitudini degli andriesi che continuano ad abbandonare i propri rifiuti non differenziandoli, starebbe causando enormi problemi di gestione economica ed organizzativa.  A questo si aggiungono le politiche di austerità promosse nei governi degli ultimi anni in un sistema privo di sovranità monetaria che abbiamo perduto da tempo. Con il debito pubblico alle stelle, il governo centrale preferiscono così tagliare e privatizzare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: tagli ai comuni, alla sanità, chiudono gli ospedali e i servizi risultano sempre più ristretti. Se il comune di Andria non avesse la necessità di trasportare quotidianamente tonnellate di rifiuti non differenziati in lontane discariche che diventano sempre meno capienti (e quindi sempre più costose), avrebbe molte più risorse a disposizione per fare altro. 

Immaginate ad esempio quanto tempo e denaro risparmierebbe la società appaltatrice e l’amministrazione se non fossero costretti a dover intervenire con operazioni di pulizia straordinaria li dove molti trasgressori continuano quasi indisturbati ad abbandonare i propri rifiuti nelle contrade e nelle aree periferiche della città. Urgono dunque ancora più controlli, magari attraverso le famose foto-trappole, ma è anche evidente che i cittadini vanno ulteriormente sensibilizzati anche con campagne di formazione e sensibilizzazione costante. Non sono più utili spot occasionali: servono fatti e in questo contesto anche segnalazioni giornaliere con foto e video che potrebbero aiutare la cittadinanza a comprendere la gravità della situazione e ad evitare così di abbandonare i propri rifiuti. I cittadini devono capire che se non differenziano i rifiuti saranno destinati a pagare sempre di più. L’unica alternativa potrebbe essere la tariffazione puntuale, ovvero bidoni con codici che permettono di monitorare la produzione per ogni singola famiglia. Meno differenziata produci e meno paghi. Lo fanno già altri comuni. Ma possiamo fidarci di quegli andriesi che farebbero a gara per abbandonare i rifiuti nelle campagne pur di pagare meno la tassa? Serve una una presa di coscienza collettiva.

La politica, dalla maggioranza all’opposizione è invitata a sensibilizzare i propri cittadini, le polemiche sull’aumento della tassa rifiuti servono solo a far arrabbiare sempre di più le persone che, in alcuni casi, reagiscono negativamente abbandonando i propri rifiuti. Così non se ne esce. Serve invece responsabilità e sensibilizzazione costante. I problemi vanno risolti adesso, non soltanto durante prima o dopo le elezioni. La nostra redazione resta a disposizione per la ricezione di comunicati con proposte ed osservazioni positive provenienti da ogni tipo di organizzazione: dai partiti alle associazioni passando ovviamente per i singoli cittadini, come abbiamo sempre fatto. E’ arrivato il momento di unire le forze ed intervenire subito. 

La segnalazione è giunta in redazione attraverso il nostro sistema di segnalazione mobile (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni, immagini e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui oppure scrivendoci anche all’indirizzo redazione@videoandria.com). Per il momento, la situazione odierna è questa:

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