Andria: disabile non può visitare Castel del Monte. Il Cav. Porro scrive al Ministro della Cultura: “eliminare le barriere architettoniche”

Castel del Monte privo di barriere architettoniche. Lo segnala il Cav. Salvatore Porro – nostro concittadino residente da anni a Trieste ma sempre attento alle problematiche della città di Andria – a seguito della denuncia di un turista affetto da handicap fisico,  impossibilitato a visitare il maniero federiciano a causa proprio della mancanza delle barriere architettoniche. A questo proposito il Cav. Porro ha inviato una lettera indirizzata al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano,  e per conoscenza al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e al Sindaco di Andria Giovanna Bruno:

“Signor Ministro, con la presente lettera vorrei richiamare la sua attenzione, anche se lei non ha bisogno, sulla delicata questione delle “barriere architettoniche” ancora esistenti in molti complessi museali italiani e agli ingressi di monumenti storici di importanza mondiale. Mi permetto di allegarle una lettera inviatami dal signor Gianfranco Toscano, una persona portatrice di handicap che vorrebbe visitare il Castel del Monte di Andria. Signor Ministro mi chiedo e le chiedo come sia possibile che dall’anno 2008 gli edifici, i musei ed altre strutture statali siano ancora prive di servo-scale, ascensori a disposizione dei nostri connazionali ed anche dei turisti stranieri con difficoltà motorie. Per quanti anni i governi passati, tanto sensibili a parole dei problemi dei più deboli ha occupato quel ministero trascurando un problema di civiltà? Castel del Monte, come ben Lei conosce, possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme, l’armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal Nord, ed è un capolavoro unico dell’architettura medievale. Dal 1996 è nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.” – si legge nella lettera inoltrata anche al blog di VideoAndria.com che prosegue:

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“Signor Ministro, sono fiducioso che Ella saprà dare risposta alla accorata richiesta del signor Toscano. Basta un suo sollecito ai signori dirigenti e amministratori di provvedere al più presto ad eliminare le “barriere architettoniche” utilizzando i fondi del PNRR.
In fiduciosa attesa di vedere lo storico Castel del Monte senza barriere, e sperando in una Sua gradita risposta, colgo l’occasione di salutarLa cordialmente. Trieste, 11 aprile 2023 Cav. Salvatore Porro Cons. Comunale di Trieste Gruppo Fratelli d’Italia Presidente VI^ Commissione consiliare Urbanistica, Polizia Locale Protezione Civile”. La lettera del signor Gianfranco:

“L’anno scorso sono stato a visitare Vienna Schonbrunn (Austria) e sono stato favorevolmente colpito che all’interno del castello tutto era accessibile a chi come me si muove in carrozzina (ascensore accessi livellati). Quest’anno invece vorrei ritornare in Puglia che ho frequentato quando ho fatto il marinaio a Taranto nel 78/80 e su tua segnalazione vorrei andare a visitare Castel del Monte che si trova in prossimità del tuo paese Andria, e sono rimasto stupito (e sinceramente incazzato) cercando sul sito che all’ingresso ci sono due scalinate e l’assenza di alcun sistema di salita automatica per persone con ridotta mobilita in carrozzina (monta carrozzina, guidoscala), e penso che li non ci sia nessuno che sia in grado di sollevarmi per arrivare al piano d’ingresso non rispondendo quindi al Decreto ministeriale 28 marzo 2008, pubblicato in G.U. n. 114 del 16-05-2008, La legislazione in materia di superamento delle barriere architettoniche identifica tre concetti in relazione al superamento delle barriere architettoniche: accessibilità, adattabilità, visitabilità. Sulla scia della principale normativa vigente (L. 9 gennaio 1989, n. 13, Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, e D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, Testo unico in materia edilizia, in particolare Capo III, Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, pubblici e privati aperti al pubblico), il MiBACT ha elaborato un set di linee-guida nel campo specifico dei luoghi di interesse culturale al fine di dare un supporto alla migliore fruizione pubblica del patrimonio culturale italiano. Garantire l’accessibilità ai luoghi d’interesse culturale diventa quindi un compito prioritario da porre alla base di qualsiasi intervento di conservazione e valorizzazione. Le linee guida prendono in considerazione la complessità delle forme di disabilità, ponendo attenzione a diverse tematiche, non solo barriere architettoniche ma anche percettive, fornendo anche suggerimenti di tipo progettuale laddove non sono stati riscontrati specifici riferimenti di legge. Conoscendoti come uomo politico sensibile ai nostri gravi problemi di deambulazione chiedo il tuo intervento presso le autorità competente in materia a cominciare dal Ministero della Cultura, alla Prefettura di Bari e al sindaco della tua città di Andria, affinchè provvedano a realizzare una “servo- scala” o un piccolo ascensore, cosi come previsto dalla legge, e dalle linee guida del Ministero Ministero della Cultura per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Mi permetto comunque di dire caro Porro che è scandaloso che un castello raffigurato sulla moneta da un centesimo non rispetta le legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Fiducioso come sempre del tuo intervento, resto in attesa di una cortese risposta. Cordiali Saluti da Trieste – (Portatore di Handicap Motorio dal 1983 dopo un incidente sportivo, che non mi ha impedito di lavorare in grosse aziende informatiche italiane e internazionali ed in proprio come tecnico elettronico, e che ha viaggiato e viaggia sia in Italia che all’estero e resta sempre stupito dell’assurdità di non permettere a tutti l’accessibilità a monumenti, bar, piazze, mezzi di trasporto ecc. anche da imprenditori che volontariamente rinunciano a una parte di clientela pagante)” – ha concluso il turista. Doverose precisazioni: il Cav. Porro ha reso noto di aver ricevuto conferme dall’amministrazione cittadina riguardo l’attuazione – a quanto pare a buon punto – di progetti finalizzati a superare gli ostacoli delle barriere architettoniche, attualmente al vaglio del Ministero e del Polo museale di competenza. L’amministrazione comunale, dunque, avrebbe contribuito per quanto possibile a risolvere la problematica ma la competenza resta ai vertici istituzionali regionali e nazionali. L’auspicio è che ad essere superate le criticità attorno a Castel del Monte lo stesso si possa dire anche per eventuali cavilli burocratici che potrebbero manifestarsi lungo l’ambizioso percorso di ammodernamento.

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