Ad affiancare il programma tradizionale del Festival c’è la sezione “Extra” (https://www.casteldeimondi.com/spettacoli/extra) che come bonus extra comprende ‘Lab’, una serie di workshop gratuiti, tenuti da professionisti, che rendono il festival anche un’occasione di formazione e crescita; ‘Andria Off’, una rassegna-indagine, già sperimentata in altre edizioni, questa volta dedicata agli artisti della regione Puglia con 4 spettacoli, un laboratorio, una conversazione di approfondimento; ‘Talk’, sezione dedicata ai libri, tenuti come punto di partenza per discutere di temi particolarmente cari alla manifestazione; ‘Post show’, incontri ravvicinati fra artisti e pubblico, oltre il filtro del palcoscenico, del testo teatrale, dell’impostazione attoriale; il progetto speciale ‘Le Persone al Centro’, sezione fortemente voluta dall’Assessorato alla Cultura nella persona dell’ass. Daniela Di Bari, come occasione d’inclusione, partecipazione diretta e formazione, intreccio virtuoso tra Festival e comunità con 3 laboratori, conversazioni di approfondimento, 3 exhibition itineranti. Tra i “bonus” gratuiti della sezione ‘Extra’ sino a sabato 4 settembre, con inizio alle ore 16:00, anche il laboratorio di Enrico Frattaroli “Ostrigotta, Ora Capesco! Joyce nel segno di Dante”, “autotraduzione” italiana di James Joyce dell’episodio “Anna Livia Plurabella” da Finnegans Wake. «Un seminario sull’opera di James Joyce da me dedicato alla sua scrittura – è lo stesso Frattaroli a descriverlo -; specificamente, alla concertazione sinfonica degli stream of consciousness di Ulisse e alla loro coniugazione con la scrittura fluviale di Anna Livia Plurabella, un testo scritto in una lingua portata ai limiti e al di là dell’inglese, ma che, nel nostro caso, si avvale di una versione italiana originale operata dallo stesso Joyce. Il seminario, sebbene focalizzato sull’opera di Joyce, verterà anche su altri miei lavori, che coinvolgono scritture e poetiche diverse (da Sade a Sofocle, da Kane a Ritsos) ma rese coerenti da uno stesso metodo poietico, compositivo, teatrale, diversamente declinato». Joyce volle rendere in italiano la poetica di Finnegans Wake e lo fece ispirandosi alla fonè italiana della scrittura di Dante, facendone non un semplice punto di riferimento, ma il segreto stesso, il codice genetico della sua operazione. La scrittura della Commedia, in cui tutto è dialetto e tutto è lingua, è il modello globale di Joyce. La fonè dantesca vi è disseminata e impregna il testo anche laddove la Commedia non viene direttamente citata. E le stesse citazioni di Dante, il più delle volte tronche o inesatte, vengono deformate in base al suo stesso principio – la tecnica di deformazione a cui Joyce si è ispirato – e ricondotte ai registri ironici di Finnegans Wake. La partecipazione al laboratorio-seminario all’Officina San Domenico dalle ore 16,00 alle 19,00 è gratuita fino a esaurimento posti.
Ancora visibile e gratuitamente sino al 5 settembre, dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 22:00, nel Chiostro San Francesco White Screen di Maria Giusi Antolini. L’opera di Texile Art della Antolini, fashion and graphic designer, in esclusiva per il Festival su grande schermo di dimensioni cinematografiche, è stata realizzata con una tecnica del tutto sperimentale ricorrendo alla economia del riciclo dei materiali tessili delle aziende locali. Tanti gli appuntamenti gratuiti, fruibili sino al 5 settembre, per la sezione “Persone al centro”, voluta dall’ass. alla cultura della città di Andria, nella persona dell’ass. Daniela Di Bari, in collaborazione con l’associazionismo cittadino. “Fuori dalla scatola”: la redazione del magazine Teatro e Critica propone un percorso formativo all’interno del Festival Castel dei Mondi 2021. La struttura del festival si presta ad accogliere un workshop di visioni di scrittura critica in grado di produrre quotidianamente una pubblicazione cartacea. Una piccola redazione seguirà tutti gli appuntamenti del festival con una pubblicazione giornaliera distribuita all’ingresso degli spettacoli e nei punti nevralgici della vita sociale della città. La riflessione quotidiana sarà strettamente connessa con la dimensione formativa, declinando i contenuti sui vari formati utilizzati dal racconto critico: recensioni, interviste, riflessioni, feedback estemporanei, connessioni tra le varie arti. Dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 all’Officina San Domenico.
Il Festival “Is in the air” dalle 19:00 alle 19:30, i MòMò Murga, un gruppo di percussionisti e danzatrici itineranti, percorrono le strade della città con i ritmi incalzanti della murga argentina. L’obiettivo è quello di generare curiosità, coinvolgendo i cittadini nella narrazione dell’evento e annunciando gli appuntamenti della giornata. Danza, musica, suoni intensi per le strade della città, ad annunciare i diversi appuntamenti del Festival attraverso un’esperienza diretta d’incontro lungo la via. Il festival è in città, si fa sentire, si respira, ci viene incontro. Sino al 5 settembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00, presso Officina San Domenico e la Biblioteca Comunale anche “Comunicazione digitale: un laboratorio d’inclusione” a cura dei ragazzi del Collettivo Ciò Mà Fè. Metteranno a disposizione le competenze sviluppate in questo anno per realizzare un laboratorio di creazione di contenuti social di approfondimento del Festival: la riflessione quotidiana sarà strettamente connessa con la dimensione formativa. Una piccola redazione social seguirà gli appuntamenti del festival con una pubblicazione sulle principali piattaforme. È possibile favorire l’inclusione e la partecipazione della cittadinanza elevandola a protagonista, a parte attiva di un processo comunicativo, che va oltre la partecipazione allo spettacolo performativo, stimolato dalla creatività di un gruppo di addetti ai lavori nella comunicazione digitale.
Sarà visibile sino all’11 settembre poi la mostra diffusa ‘L’arte nel vento,’ curata da Cinzia Di Corato, che verrà allestita sui balconi di via Regina Margherita. Un gruppo di artiste pugliesi: Stefania Ormas, Jara Marzulli, Ezia Mitolo, Irene Petrafesa, Mariantonietta Bagliato, Grazia Salierno, Luisa Valenzano, AnjoS, Maria Antonietta Barnaba, Angela Regina, Angela Fusillo, Francesca Divece, Marina Mancuso esporranno ai balconi lenzuola dipinte. Durante i riti della Settimana Santa, e in altre espressioni di culto vissute attraversando le vie cittadine, tra le tradizioni più popolari e diffuse nei Paesi del Sud Italia e della Spagna, c’è quella di esporre dai balconi i copriletti più belli del corredo: un segno di accoglienza attraverso le bellezze dell’intimità domestica. Pratica mutuata dalle tradizioni dell’antica Roma nella quale con l’esposizione di drappi colorati venivano accolti gli eroi delle battaglie. Le opere pittoriche che compongono il progetto, proprio come i lenzuoli o i copriletti tradizionalmente realizzati dall’artigianato femminile, sono capolavori di donne e rappresentano il mondo visto gli con occhi delle donne. Biglietteria/Segreteria I.A.T. Ufficio Turismo – Piazza Catuma, Andria (BT). Tutti i giorni ore 9.30>12.00 / 17.30>20.30 – tel. 0883 290 229
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