Un parchetto circondato da rifiuti: ecco come si presenta il parco giochi di Quartiere Santa Maria Vetere. A segnalarlo sui social è un cittadino che ha giustamente commentato “Ma in questa città abbiamo bimbi ( e genitori ) che sono bestie allo stato puro…!!!”. Qualche imbecille si sarebbe “divertito” a frantumare del polistirolo e a “distribuirlo” all’interno del parco fatto costruire dall’amministrazione per rispondere alle esigenze dei più piccoli. In questi casi, la politica non centra proprio nulla: sono i cittadini a dover intervenire per contrastare la “volontà” di una (si spera) minoranza di concittadini decisamente ignorante, insensibile alla questione ambientale ed irrispettosa nei confronti del patrimonio pubblico costruito dalla politica anche con molti sacrifici.
La segnalazione è giunta anche alla nostra redazione attraverso il nostro sistema di segnalazione mobile (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni, immagini e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui oppure scrivendoci anche all’indirizzo redazione@videoandria.com). Che siano stati “piccoli” o “grandi“, vedendo cosa accade nella periferia rurale della città di Andria (e non solo!), vien da chiedersi se a fare il cattivo esempio non siano proprio gli adulti, che trattano i rifiuti non come materiale da conferire civilmente negli appositi contenitori e/o punti di raccolta ma piuttosto come materia da espellere senza alcuna responsabilità ambientale.
Forse si potrebbe fare di più: formare ed informare la popolazione anche sui pericoli che taluni rifiuti possono causare. Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche Usa, infatti, bicchieri e i piatti in polistirene (o polistirolo) utilizzati per mantenere caldi, o freddi, i cibi e le bevande possono rivelarsi potenzialmente cancerogeni per l’organismo umano. Immaginate i pericoli di questo materiale distribuito allegramente in città. Un materiale che, vista la sua tossicità e pericolosità per la salute pubblica di persone ed animali, andrebbe bandito attraverso l’utilizzo di materiali biodegradabili e alternativi (legno o ad esempio polypla, simile al polistirolo ma biodegradabile). Non è che vogliamo fare allarmismo inutile sia chiaro: abbiamo soltanto la vaga impressione che molti concittadini abbiano ancora bisogno di essere informati e formati correttamente in merito alla pericolosità dell’abbandono di rifiuti, specialmente per quanto concerne rifiuti non biodegradabili nell’ambiente come il polistirolo ed i materiali plastici in genere. A volte in Puglia il Polistirolo viene ritrovato nel mare che ospita i pesci che mangiamo. Se quei soggetti che hanno sporcato l’intero parchetto fossero stati più coscienti di questo, forse non avrebbero commesso l’illecito effettuato nel quartiere Santa Maria Vetere. Dove sono i genitori che sensibilizzano? Perché i genitori non si attivano per formare i loro figli invece che chiudere l’occhio e poi puntualmente lamentarsi della presenza di tumori in città? Possibile che non ci rendiamo conto del fatto che troppo spesso siamo noi stessi cittadini la causa dell’inquinamento? Illecito che corrisponde ad un atto illegale sanzionabile dal comune di Andria con una multa di 500 euro. Auspichiamo che, almeno nelle prossime situazioni, le forze dell’ordine possano individuare gli autori di questi scempi, magari anche l’ausilio delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Il nostro ambiente e la nostra salute vanno salvaguardati dall’ignoranza. Per il momento vi lasciamo con questa triste immagine diffusa sui social che dovrebbe farci riflettere:
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