Andria piange la scrittrice Bice Andriano Cestari, il ricordo di Vincenzo Rutigliano

Andria piange la scrittrice Bice Andriano Cestari, scomparsa ieri 26 settembre 2019. Il ricordo del giornalista dott. Vincenzo Rutigliano:

Un’altra radice. E’scomparsa questa notte un’altra delle memorie storiche di questa città, Bice Andriano Cestari, giovinazzese di nascita, andriese di adozione. La sua diversa origine non le ha impedito di amare la nostra città e di farlo cercando, ricercando, studiando, catalogando e scrivendo alcuni degli aspetti più singolari della storia andriese, in particolare della devozione popolare che in epoca remota, non remotissima, si esprimeva, con le edicole votive sparse nell’agro piuttosto che con le statuette dei santi sotto campane di vetro, appannaggio delle famiglie andriesi, e non solo, di qualunque ceto, soprattutto popolare, dei decenni passati. 

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Studiosa delle tradizioni popolari pugliesi,”nonna Bice” – come per anni è stata chiamata non solo dai nipoti per nascita ma anche da quelli “conquistatidalla sua amabilità e delicatezza – è riuscita a ricostruire, con determinazione certosina, nel 1996, ” Le Edicole Sacre di Andria” grazie al sostegno del CRSEC, con tanto di ricostruzione di ogni edicola, l’immagine dipinta sul muro, la storia, gli autori di questa arte sacra semplice, senza pretese, ma sempre autentica, immagine illuminata dalle fiammelle, fino a che è stato possibile. Quello stesso anno, per i tipi di Schena Editore, un altro studio-ricerca intitolato “Santi sotto campandevozione“, con la descrizione di ogni santo, delle sue origini, della foggia degli abiti, quasi sempre restaurato con molto fai da te (taglio e cucito degli abiti, ricostruzione di veli e corone e rosari a corredo della Madonne, o taglio e cucito del saio dei Santi e così via) e di cui ha curato molte mostre in giro per la Puglia.

Un lavoro complesso, scritto insieme a Liliana De Venuto, e premiato con una targa d’onore nella XIV edizione del “Premio Nazionale dei Trulli” e Targa Premio di studio “Maria Marangelli” di Conversano, nel 1997. E ancora nel 2000, con la editrice Rotas di Barletta, un calendario de “I Bambinelli Pugliesi“, riportante i Gesù bambino della tradizione popolare religiosa regionale. Socio della sezione di Andria della Società di Storia Patria della Puglia, Bice Cestari ha scritto ovviamente della sua città di nascita, sempre frequentata, Giovinazzo, con “I Manti della Madonna di Corsignano” nel 1998 , “Gli Ex-Voto di Giovinazzo” nel 2000, “Le opere di un Maestro della cartapesta leccese,Giuseppe Manzo, nelle Chiese di Giovinazzo“, nel 2001, la collaborazione al “Diario Scolastico di Giovinazzo” nel 2002.

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E ancora Andria con “Le Maschere apotropaiche-Angeli e demoni sulla Città“, un altra pubblicazione realizzata nel 2003 grazie al Crsec di Andria. E ancora, nel 2004, con Rotas editore, “Le travi dipinte della Chiesa di San Francesco di Andria” , con la presentazione di Clara Gelao, Direttrice della Pinacoteca Provinciale di Bari, pubblicazione sostenuta dall’Assessorato al Patrimonio Culturale allora guidato da Pina Marmo. La pubblicazione era frutto dell’osservazione in diretta delle travi in legno del sottotetto della Chiesa sulle quali “rivedere i disegni colorati mi ha procurato un’emozione unica trasmessa principalmente dalla figura del Santo di Assisi. Le mie visite sul luogo si ripetettero per predisporre le travi alle riprese fotografiche che sarebbero seguite. Morbidi panni e lunghi piumini furono adoperati per l’occorrenza , nonchè una grande delicatezza nella manualità per non intaccare il colore dei disegni”.

Con lei collaborarono alla pubblicazione anche l’architetto Anna Dell’Olio, il fotografo Antonio Aduasio, il prof. Pietro Petrarolo, altro Socio di Storia Patria, un’altra radice della città, il grafico Michele Giannotti, il direttore della Biblioteca comunale, Giovanni Aloisio, i sacerdoti Don Antonio Basile e Giannicola Agresti.Un lavoro faticoso, 100 pagine di testi e foto che hanno documentato, anche per questa via , la presenza francescana in Andria . E cosa scriveva nella premessa?: “E’ un dono particolare che desidero offrire alla città di Andria…”. Dodici anni dopo avrebbe donato alla città un altro studio, un’altra ricerca ancora su San Francesco, questa volta sugli “Affreschi del Chiostro francescano dell’ex-convento di Santa Maria Vetere“, edito sempre da Rotas nel 2016. Presentato nel piccolo auditorium della Chiesa dei Cappuccini, con un relatore di eccezione, Mons. Luigi Renna. Tranne l’ultimo, tutti gli studi e le ricerche precedenti sono sempre stati seguiti dal marito, Mario Cestari, diventato apprendista ricercatore a sua volta.

Di Bice Andriano Cestari rimarranno nel tempo i libri, il tratto delicatissimo, una vivacità intellettuale non comune, una grande capacità di dialogo e di ascolto, due occhi cristallini, un dolce ricordo in tutti quelli che l’hanno conosciuta.E che la ricordano in casa a seguire i compiti dei figli e degli amici dei figli, al mare di Giovinazzo, in campagna a Montegrosso, o a festeggiare il giorno di Santo Stefano, per alcuni anni, nella casa degli amici del figlio maggiore, Roberto, medico a Trento. Sembrava aver recuperato energia fisica e mentale dopo la scomparsa del suo Mario, avvenuta a marzo scorso, e invece ieri, 26 settembre, una caduta rovinosa, il trasporto in ospedale, il coma profondo, la morte. E anche ora, con serenità, ricordiamo, come è avvenuto in un’altra personale dolorosa circostanza, il 6 aprile scorso, che “La miglior tomba dei morti è nel cuore dei vivi” (Jean Cocteau). La Città e la Diocesi di Andria devono ricordare questa cittadina e questa fedele:la buona volontà dirà come” – conclude il dott. Rutigliano

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