Andria: qualcuno sta avvelenando i gatti in via Vecchia Barletta. “Troviamolo e denunciamolo”

Una situazione vergognosa e paradossale quella registrata negli ultimi giorni in via Vecchia Barletta (precisamente all’altezza dell’angolo con via Tertulliano): una strage silenziosa ai danni dei nostri amici animali e ad opera di chi commette un grave reato penale evidentemente perché non conosce il vero valore della vita. A segnalare la presenza di vero e proprio veleno ritrovato all’interno di alcuni contenitori usati per somministrare cibo ai gatti randagi del quartiere è stata la sezione andriese dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) a seguito dell’allarme diffuso da alcuni cittadini sensibili alla problematica. Nel post diffuso dall’Oipa di Andria sulla pagina Facebook vengono messi in guardia anche tutti i proprietari di animali oltre a diffondere un appello per la rimozione di altri eventuali elementi nocivi per la salute degli animali (e in realtà anche delle
delle persone).

Veleni introdotti senza alcuna autorizzazione con l’unico scopo di “far fuori” i gatti del quartiere. L’identità dell’autore di questo vergognoso reato non è ancora stata individuata ma alcuni starebbero approfondendo la questione e non escluderebbero che a posizionare barbaramente quel veleno possa essere stato proprio un residente del luogo che forse avrebbe bisogno di una visita da uno psicoterapeuta visto e considerato l’atteggiamento negativo, estremista e per nulla giustificato. Ricordiamo che l’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.» Una parte della dottrina recente ha etichettato questo reato coniando il neologismo “animalicidio“, a sottolineare il parallelo realizzato dal legislatore tra questa fattispecie delittuosa e l’omicidio. Un vero e proprio paradosso se si pensa che se da una parte vi è chi uccide silenziosamente e vigliaccamente animali, dall’altra, sempre nella città di Andria, gruppi di volenterosi esseri umani si danno da fare per proteggere queste creature ed al contempo diffondere liberamente la cultura del rispetto alla vita. Il messaggio che questi soggetti danno alla nostra comunità è che non vi è alcun rispetto per la vita. La foto diffusa sui social:

Ma poi ci chiediamo, nel caso specifico dei gatti: che “fastidio” potrebbero dare questi animali se non addirittura contribuire ad un buon equilibrio tra prede predatori nella “giungla” urbana. Dall’alba dei tempi della civiltà è noto come questi animali, essendo dei felini, siano in grado di cacciare topi ed insetti, rendendo la loro presenza fondamentale per evitare che una specie possa prendere il sopravvento sull’altra. Ma a parte queste riflessioni, l’unica vera specie che attualmente ha preso il sopravvento su tutti (persino sulla propria intelligenza!) è proprio l’essere umano, che continua ancora oggi a distruggere la vita danneggiando anche la propria coscienza e quindi anche il modo di vivere di chi gli sta accanto.

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Poco soddisfacente sporgere denuncia verso ignoti, c’è chi come l’attivista animalista Nicola Montrone, il quale, in maniera indipendente, si sta dando da fare per cercare di individuare il colpevole e consegnarlo alla Giustizia. Da qui l’appello: chiunque abbia visto qualcosa o abbia informazioni aggiuntive che possano aiutare Montrone nella ricerca, è pregato di contattare lo stesso al seguente numero telefonico: 3355281550. Fondamentale risulterà certamente il livello di sensibilità ed il senso di collaborazione che gli altri cittadini potranno dare per contrastare questo vergognoso fenomeno che sta danneggiando l’immagine di un’intera comunità.

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