Soltanto una piccola parte della città rupestre e sotterranea è attualmente visibile al pubblico: tra questi, oltre all’ipogeo della Cattedrale e ad una porzione della parte bassa di Palazzo Ducale, si è in attesa dell’ultimazione dei lavori di riqualificazione dei sotterranei del Chiostro di Via Flavio Giugno. Tuttavia, come i lettori “veterani” di VideoAndria.com ricorderanno, molti altri sotterranei sono ancora nascosti al pubblico e sono ubicati anche in zone anche più profonde rispetto a quelli svelati. A ricordarcelo è Michele De Lucia che nel 2011 ci deliziò con straordinarie immagini provenienti dalle sue numerose esplorazioni. Tra esse, persino la presenza di una colonna situata in un locale a decine di metri di profondita (circa una trentina) cui stile di costruzione sembra ricordare più periodi greco-romani che quello medievali:
E’ forse questa una delle prove dell’esistenza di un insediamento precedente alla dominazione normanna? Tra chi sostiene che l’antico nome di Andria fosse un tempo “Netium” e chi, tra gli storici del novecento, riteneva che lì dove sono oggi presenti delle chiese cristiane vi fossero un tempoo dei veri e propri tempi pagani, le teorie si sprecano. Tuttavia, davanti a manufatti “concreti”, l’idea che Andria possa essere ben più antica di quanto stimato da buona parte degli studiosi sui libri di Storia sembra consolidarsi. Pur volendo evitare di giungere a conclusioni affrettate, ci sembra giusto che sia la politica che i singoli cittadini debbano essere informati completamente circa la la vera natura dei sotterranei più antichi e nascosti. A tal proposito, riproponiamo il filmato con le immagini rivelate da Michele De Lucia che già anni fa si appellò alle istituzioni locali affinché queste possano individuare risorse utili ad invogliare i proprietari dei numerosi locali del centro storico a creare una vera e propria rete della città sotterranea. Il video:
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