Sabato 1° marzo 2025 si è tenuta a Bari la cerimonia di presentazione del Faro San Cataldo col suo Museo del faro e della Radio. Alla cerimonia hanno presenziato, oltre al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Vito Leccese e altre autorità civili e militari, anche i rappresentanti dell’Associazione Radioamatori Italiani – Sezione di Bari, in collaborazione con l’Associazione Vedetta sul Mediterraneo e il Comune di Bari, e alcuni rappresentati dell’ARI di Andria ASP con nominativo Ministeriale IQ7KM. Nell’occasione è stata attivata la stazione radio Marconiana IY7M del Faro San Cataldo, unico sito Marconiano del Sud Italia. Le trasmissioni radio sono state effettuate: In bande HF dei 20 e 40 m. Per la prima volta in assoluto via satellite Oscar 100. In contemporanea,sono state attivate stazioni radio in bande HF dai principali fari pugliesi: Faro Bornico del porto nuovo di Bari – Faro di Molfetta – Faro di Torre Canne – Faro di San Vito Taranto.
Il nuovo Museo, la cui gestione vedrà la partecipazione attiva della Sezione A.R.I. di Bari, ospita: Pezzi storici della Collezione A.R.I. e del Dott. Alberto Chiantera; Una sezione dedicata alla storia di Radio Bari, prima radio libera d’Italia (1943), curata in collaborazione con l’Associazione RAI Senior; Un percorso didattico sulla storia della radio e sulle sperimentazioni di Guglielmo Marconi dalla Penisola di San Cataldo.Il faro San Cataldo è il terzo più alto di Italia, fondamentale per l’apertura degli scambi con l’Oriente e teatro del primo esperimento di trasmissione radio di Guglielmo Marconi, fra Bari e la costa del Montenegro (3 agosto 1904). Di qui la scelta di allestire un’esposizione contestualizzata nel sito: il visitatore è accolto da un video-racconto dei fari e delle torri di Puglia; una sala è dedicata alla storia della radio, un locale contiene reperti storici sui collegamenti radio via etere e un altro è dedicato alla prima trasmissione radio, con un focus sulla figura di Guglielmo Marconi. Le radio in esposizione provengono dalle collezioni di Alberto Chiantera e dell’Associazione Italiana Radioamatori – sezione di Bari.
Il Museo del faro e della radio è gestito, in convenzione con il Comune di Bari, dall’associazione Vedetta sul Mediterraneo, presieduta da Nicolò Carnimeo, docente dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e scrittore, in collaborazione con l’associazione Mar di Levante e l’Associazione Radioamatori Italiani – ARI sezione di Bari; direttrice onoraria la giornalista e scrittrice Enrica Simonetti. Il museo sarà aperto al pubblico le mattine del venerdì, sabato e domenica (visite alle 10) e sarà possibile prenotare la propria visita inviando una mail a associazionemardilevante@gmail.com (gruppi non superiori a 21 persone, ingresso 3 euro; aperture specifiche da concordare per scuole e associazioni). Qui sotto il link al filmato e ad ulteriori scatti fotografici dell’evento a cura dei rappresentanti dell’A.R.I. di Andria:
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