Consulte Comunali Andria, cambiano regole: un membro non potrà far parte di più gruppi (come successo in passato). Critiche da Montaruli “io l’unico eletto dalle associazioni”

Cambiano le regole per le Consulte Comunali dove, a quanto pare, d’ora in poi, i membri di ogni consulta non potranno partecipare a più gruppi contemporaneamente. Sebbene questa misura possa apparire come un modo per ampliare la possibilità di coinvolgimento di più cittadini e di ridurne il potere influenzale-decisionale di alcuni, la misura non sembra piacere a chi ha utilizzato questo strumento da anni intervenendo in più consulte nello stesso anno:

“Dopo le modifiche del Commissario Straordinario Gaetano Tufariello al Regolamento di funzionamento delle Consulte Comunali, l’attuale amministrazione, accumulando un anno e mezzo di ritardo per la rielezione delle Consulte comunali, torna a mettere le mani su quel Regolamento e lo fa decidendo che lo stesso soggetto, seppur rappresentante di diverse Associazioni, non possa stare in più di una Consulta” – osserva critico il sindacalista ed attivista andriese Savino Montaruli che definisce l’iniziativa politica come un modo per “voler limitare la partecipazione democratica elettiva all’interno dell’organismo comunale previsto dallo Statuto che è stato e resta l’unico soggetto nella storia della città di Andria ad essere stato eletto”. Montaruli, lo ricordiamo, ha agito spesso in rappresentanza di diverse associazioni iscritte in diverse sezioni dell’Albo comunale, in ben tre delle quattro Consulte, la Prima (della famiglia, della gioventù, della terza età e dei disabili, delle categorie protette e delle problematiche socio-sanitarie e delle pari opportunità, la Terza (delle attività produttive, professioni, arti e mestieri e dei consumatori e utenti e la Quarta (della tutela ambientale, urbanistica e delle case).

Il volto noto nel panorama associazionistico territoriale (che, lo ricordiamo, non ricopre cariche politiche e non rappresenta alcuna forza partitica) è tornato ancora una volta a criticare le iniziative politiche, dissociandosi dal recente provvedimento – che gli impedirà di ripetere l’esperienza del passato – “premesso che il sottoscritto è stato eletto a componente delle Consulte non per nomina politica, come avviene per i due membri di ciascuna consulta, uno della maggioranza ed uno per l’opposizione, ma eletto con il voto libero e democratico delle Associazioni del Forum quindi delle Associazioni regolarmente iscritte alle varie Sezioni dell’Albo Comunale, tale elezione non comporta alcun onere economico né di altra natura per l’Ente comunale quindi l’unico costo resta a carico dell’eletto il quale deve anche pagarsi la sosta per le sedute al comune. Un ruolo quindi volontaristico ed assolutamente indipendente. L’errore di valutazione del consiglio comunale, che evidentemente ha agito con un fondo di pregiudizio, sta nell’aver trascurato che il membro eletto a far parte delle Consulte viene indicato dalle rispettive Associazioni di appartenenza quindi non si propone a titolo personale bensì in rappresentanza delle Associazioni regolarmente iscritte all’Albo. Il comune e il consiglio comunale, piuttosto, avrebbe fatto bene a chiedersi se e come abbiano funzionato le Consulte e quanto lo stesso Ente Pubblico ne abbia tenuto in considerazione visto che anche i recenti Atti regolamentari non sono mai stati sottoposti all’attenzione delle stesse, compresa la stessa modifica approvata in consiglio comunale. Per quanto mi riguarda ritengo di essermi sempre messo al servizio della città senza peraltro farne mai uso strumentale non essendomi neppure candidato alle elezioni comunali. Mi dispiace non per me che non avrei neppure riproposto la mia candidatura in tutte e quattro le Consulte pur nella certezza di essere rieletto ma provo rammarico per aver avuto la certezza che sovente in quella massima Assise si tratta, discute e decide su argomenti dei quali, evidentemente, non se ne abbia approfondita conoscenza e questo è il vero danno per la città e per gli andriesi” – ha detto Savino Montaruli.

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