Dalla Provincia Bat acquistava materiale pedopornografico sul dark web, denunciato un giovane di Trinitapoli

I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Margherita di Savoia, nel corso di indagini finalizzate alla prevenzione del riciclaggio di denaro sporco, hanno scoperto un inquietante traffico di immagini e video a sfondo pedopornografico. Le attività investigative, condotte in stretta collaborazione con la Sezione Operativa per la sicurezza cibernetica – Polizia Postale di Foggia, hanno portato alla denuncia di un giovane residente nella provincia di Barletta-Andria-Trani:

Si tratta di un 30enne di Trinitapoli. I finanzieri, analizzando le movimentazioni finanziarie dell’uomo, hanno riscontrato numerose transazioni sospette effettuate con carte di credito prepagate e criptovalute, tipiche modalità utilizzate per nascondere le tracce di attività illecite sul dark web. Seguendo questa pista, è stata eseguita una perquisizione domiciliare che ha portato al sequestro di un telefono cellulare contenente centinaia di file pedopornografici. Le indagini hanno rivelato un modus operandi sofisticato:

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l’uomo, sfruttando l’anonimato garantito dal dark web, acquisiva criptovalute per poi utilizzarle per acquistare il materiale pedopornografico su siti esteri. Ogni transazione, anche di pochi euro, rappresentava un contributo attivo alla diffusione di un crimine orribile. La Procura della Repubblica di Bari, coordinando le indagini, ha richiesto il rinvio a giudizio dell’uomo. È importante sottolineare che, come previsto dalla legge, si presume innocente fino a sentenza definitiva. Questo caso dimostra l’importanza cruciale del controllo economico del territorio da parte della Guardia di Finanza. L’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette, provenienti dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, si rivela uno strumento fondamentale non solo per contrastare i reati finanziari, ma anche per individuare e perseguire chi commette crimini contro i minori. La diffusione di questo comunicato stampa, autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bari, testimonia l’impegno delle istituzioni nel tutelare i più deboli e nel combattere un fenomeno sempre più diffuso e inquietante.

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