Si celebra oggi il “Giorno del ricordo”, istituito nel 2004 in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, nonché per ricordare l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. La Questura della provincia federiciana celebra questa giornata solenne partecipando a tre distinte commemorazioni organizzate nelle città di Andria, Trani e Bisceglie, rinnovando così l’impegno nel combattere ogni forma di discriminazione, onorando la memoria delle migliaia di vittime che furono trucidate delle truppe della ex Jugoslavia in Istria, a Fiume e in Dalmazia e di tutti coloro che si videro costretti ad abbandonare le proprie case in quei territori.
A Trani, il Vicario del Questore dott. Marco DE NUNZIO ed il Dirigente del locale Commissariato Domenico DI VITTORIO hanno partecipato all’evento commemorativo in occasione della ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, fortemente voluto dalla Prefettura di Barletta-Andria-Trani, tenutosi presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Aldo Moro” della “città della pietra”. Dopo i saluti istituzionali del Prefetto Silvana D’Agostino, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giuseppina Lotito e del Dirigente Scolastico dell’Istituto Michele Buonvino, l’incontro è proseguito con gli interventi del Presidente dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Vito Antonio Leuzzi, e di Rocco Saldutti, figlio di esule da Fiume, referente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Ad Andria il Capo di gabinetto della Questura, dott. Bruno NAPOLETANO ha presenziato alla deposizione di una corona di alloro al Cippo commemorativo istallato all’interno del Parco IV novembre, dedicato ai Martiri delle Foibe e dell’Esodo Giuliano – Dalmata, organizzata dal “Comitato 10 febbraio” e dall’associazione “PuntoIt”
Infine a Bisceglie, dove la Dott.ssa Francesca DELL’OLIO ha preso parte alla deposizione di una corona di alloro, organizzata dall’Amministrazione Comunale della “Città dei sospiri”, in corrispondenza della targa commemorativa apposta al civico 55 di via San Lorenzo, dove visse Antonio Papagni, Guardia di Pubblica Sicurezza presso la Questura di Trieste, ucciso a soli 27 anni e gettato nella foiba dell’Abisso di Plutone a Basovizza.
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