La Pineta di Andria rischia di scomparire a causa del bostrico, l’allarme di 3Place

L’associazione andriese 3Place, attraverso un comunicato inviato a VideoAndria.com, fa presente l’attuale condizione della pineta di Andria bisognosa di urgenti interventi in seguito alla presenza di un batterio che ha attaccato diversi pini: «Qualche giorno fa abbiamo notato diversi alberi, pini, secchi o quasi secchi, nella Pineta della Villa Comunale di Andria» – scrivono i soci dell’associazione – «Questa moria è dovuta ad un parassita il bostrico, un piccolo coleottero (insetto con ali dure), che si nutre del legno di conifere. Questo insetto si insinua sotto la corteccia degli alberi, scavando gallerie dove si nutre e si riproduce, causando danni significativi e, in molti casi, la morte dell’albero. L’attacco del bostrico interrompe il flusso della linfa, privando la pianta di nutrimento e acqua. Come si diffonde? Iniziamo col dire che il bostrico è un elemento ecologico in equilibrio con l’ecosistema in quanto appunto avvia un processo di evoluzione degli alberi morti verso quella che è la degradazione della materia organica. Il bostrico si diffonde facilmente attraverso il vento e grazie alla sua capacità di riprodursi rapidamente, soprattutto quando trova abbondante materiale legnoso da colonizzare. Se trova molto materiale si diffonde più velocemente» – ricordano dall’associazione ambientalista andriese che prosegue:

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«E quando la quantità di questi insetti diventa enorme, inizia ad intaccare anche gli alberi in salute. Se normalmente queste piante riescono a difendersi dagli attacchi di questi parassiti (e da altri)…quando la quantità di questi individui diventa enorme succede che la pianta non riesce a far fronte all’attacco di questi parassiti. La difese chimiche della pianta vengono soverchiate da questi parassiti. Un altro fattore è il clima: se le piante sono in condizioni fisiologiche ottime (tipo disponibilità idrica, luce, e altri fattori) riescono a contrastare il parassita. Se capita di avere, ad esempio, delle stagioni estive secche, come le ultime, la pianta da un lato è stressata idricamente e quindi non resiste agli attacchi del parassita, dall’altro il caldo accellera la diffusione di questi insetti. Come contrastarlo? La prevenzione è fondamentale:

---- Comunicazione di servizio di VideoAndria.com ---- l'articolo prosegue più sotto ----- ---- Fine comunicazione di servizio di VideoAndria.com ---- l'articolo prosegue qui sotto -----

La rimozione degli alberi danneggiati o abbattuti e la loro lavorazione per evitare che diventi un serbatoio di riproduzione per il bostrico, è uno dei metodi più efficaci per contenere l’infestazione. Il problema è che CHI doveva agire in termini di prevenzione NON lo ha fatto in questi anni e lo dimostrano i fatti: da un lato le varie testimonianze che ci sono giunte questi giorni da cittadini frequentatori della Pineta, e dall’altro il dato scientifico: la diffusione del parassita e quindi i danni si notano a distanza di anni; vedasi l’esempio della tempesta Vaia, accaduta nell’ottobre 2018 ed i primi danni notati nel 2021 e sopratutto nel 2022. Ciò per dire che questa situazione è presente da anni e nessuno ha agito. Pertanto chiediamo al Comune di Andria e agli Enti preposti di ATTIVARSI immediatamente nella rimozione degli alberi danneggiati o secchi cercando di eliminare ogni ulteriore diffusione del parassita. E di attivare un monitoraggio del fenomeno. Il rischio di trovarsi con una PINETA SENZA PINI nel giro di qualche anno è molto elevato se non si agisce in termini prevenzione” concludono i soci dell’associazione 3 Place. Fonte: informazioni prese in parte dall’intervista al professor Andrea Battisti, dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova. E da un confronto con un agronomo locale» – concludono dall’associazione ambientalista andriese. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un video-approfondimento diffuso su YouTube dall’Università di Padova:

Fonti:

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