M5S, Di Battista e alcuni pugliesi difendono Paragone “più grillino di molti che si professano tale”

Diversamente da altri esponenti del panorama politico, alcuni del M5S hanno difeso il giornalista e senatore Gianluigi Paragone, espulso dal movimento politico attraverso il quale era stato eletto dai cittadini. La causa ufficiale della sua espulsione pare sia legata al voto negativo nei confronti del Bilancio di Governo e della riforma sul MES (Il Meccanismo Europeo di Stabilità).”Il Movimento 5 Stelle in particolare SI IMPEGNERÀ ALLA LIQUIDAZIONE DEL MES (FONDO ‘SALVA STATI’)’” – aveva ricordato lo scorso dicembre Paragone, coerentemente con quanto riportato dal programma originale del movimento politico. In sua difesa giunge anche un commento inserito sotto un post diffuso su Facebook da Alessandro Di Battista:

“Gianluigi è infinitamente più grillino di molti che si professano tale. Non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui. Vi esorto a leggere ciò che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell’ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%. Buon anno a tutti amici mie” – ha riportato Di Battista. Ma non è l’unico a difendere l’operato del senatore. Anche da esponenti pugliesi (non tutti) giungono messaggi in difesa dell’espulso. Tra questi spicca il messaggio diffuso pubblicamente dalla pagina Facebook dell’ex Ministra Barbara Lezzi, che scrive:

“Gianluigi Paragone è e resta un mio collega. Fino a quando, e sono certa che continuerà così, lavorerà senza sosta per i deboli, per assicurare un salario minimo decente, per fare in modo che le multinazionali osservino le leggi del nostro Paese resterà un mio collega. Fino a quando avrà il coraggio di non rispondere né alla Lega, né al PD, né ad altri ma solo al buonsenso e alle sue idee, come sempre ha fatto, resterà un mio collega. Per il resto, non sono permalosa. Non è una buona idea espellere gli anticorpi, caro Movimento 5 Stelle. In alto i cuori” – precisa la Lezzi. Il post: