Mercato settimanale, ad Andria gli operatori del settore alimentare pagheranno il 60% in meno. Montaruli: «Accolta mia richiesta»

Il comune di Andria ha approvato il discusso nuovo tariffario per il Canone Unico Patrimoniale. Mentre resta in piedi il contenzioso scatenato dall’aumento del 100% delle richiesta formulate dal comune ai Pubblici Esercenti che stanno avviando le azioni legali sotto la guida dell’associazione Unibat, i quali lamentano di essere stati «completamente estromessi dalla consultazione comunale» rispetto ad altre realtà associative, lanciando dubbi sull’operato dell’ente pubblico. Si torna quindi a parlare di mercato settimanale e di una buona notizia per gli operatori del settore:

Negli incontri precedenti, il Sindacalista Savino Montaruli contestava una tariffa maggiorata del 60% rispetto ai colleghi del Settore Non Alimentare. «Il comune – secondo Montaruli – commetteva l’errore di sommare al Canone anche la tassa rifiuti che invece, per legge, con l’entrata in vigore del canone unico patrimoniale mercatale, veniva “inglobata” nel Canone stesso quindi non più dovuta separatamente». Il Settore comunale, dopo la discussione negli organi politici ed amministrativi del Palazzo, ha dato ragione al Sindacalista Savino Montaruli, ed ha annullato quella fonte di errata interpretazione da parte dell’Ente della complessa nuova fattispecie rappresentata dal Canone Patrimoniale in sostituzione della vecchia Tosap, modificando le tariffe con deliberazione di Giunta. Conseguentemente a ciò, ora gli operatori del sessore alimentare pagheranno il 60% in meno rispetto agli anni precedenti, parificandosi ai colleghi del Settore Non Alimentare, come per legge. Tuttavia, resta l’amaro per l’associazione a guida di Montaruli che torna a chiedere al Comune pari trattamento per tutte le associazioni di categoria con il diretto coinvolgimento delle stesse nelle riunioni con le realtà interessate.

#andria #mercato