Murgia di Andria: “sino all’800 qui c’era un enorme bosco, sottratto ossigeno alla nostra salute” – la nuova analisi di Nicola Montepulciano

Il ricercatore ecologia andriese Nicola Montepulciano è tornato ad esplorare la murgia andriese, facendo ulteriori scoperte ma anche nuove constatazioni, purtroppo negative: “Grazie ad un amico che mi accompagna nel mio girovagare attraverso i boschi della Murgia di Andria (sempre per studio e ricerca), ho scoperto un ennesimo grave danno ai residui lembi di roverella in zona San Leonardo. Moltissimi rami e buona parte dei relativi tronchi che costeggiano, sia a dx che a sn, una strada non asfaltata all’interno del bosco sono stati completamente distrutti. Ciò che preoccupa è l’incomprensibile motivo di questo atto, a dir poco, di grave danneggiamento dell’importantissimo ecosistema bosco” – ha osservato Montepulciano che ha proseguito:

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“Come si può, probabilmente, intuire dalle foto, la strada non è proprio stretta e i tronchi
sono alquanto cresciuti in altezza, perciò anche i rami erano situati in alto, non potevano lambire il suolo stradale e creare difficoltà a qualsiasi mezzo di locomozione anche grande. A primo intuito, si può pensare che qualsiasi mezzo poteva facilmente transitare sotto una galleria di rami di querce. Questo è un attentato alla integrità del bosco o, meglio, a quel che rimane della vasta distesa di boschi che sino alla fine dell’800 ricopriva ancora la Murgia di Andria, ma anche parte del territorio pianeggiante come ci testimonia la presenza di ben 6 roverelle plurisecolari a Papparicotta, località molto vicina alla nostra città e altre 11 ancor più vicine. E’ andata perduta, così, una parte di ossigeno, e il microclima della zona in cui vegeta il bosco è stato danneggiato, a discapito della nostra salute. E’ auspicabile che la Forestale possa far luce su questo triste episodio qualora la zona di San Leonardo dovesse far parte del Parco dell’Alta Murgia“ – ha aggiunto Montepulciano.

“P.S. Anche la strada asfaltata, piuttosto ampia, che introduce e poi attraversa un lungo tratto del bosco presenta moltissimi tagli di rami di querce che vegetano ai bordi. Ritengo che sia stato un intervento di poca utilità” – ha concluso Montepulciano.

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