Nel centro di Andria una via adibita solo al parcheggio di moto e bici ma nessun parcheggio gratuito riservato per i residenti

In via Prati (nel centro cittadino di Andria) è stata realizzata una nuova segnaletica orizzontale e verticale che segnala il parcheggio esclusivo per il solo posteggio di moto e biciclette:

Mentre per le automobili in centro sono disponibili molteplici parcheggi a pagamento (le famose “strisce blu“), tale iniziativa sembra confermare la strategia di promozione di una forma di mobilità più sostenibile, anche se, al momento, mancano le rastrelliere per posizionare delle biciclette. Il tutto avviene in una delle vie che affiancano la chiesa dell’Immacolata, nei pressi di via Regina Margherita:

L’auspicio è che tale parcheggio possa essere utilizzato in maniera civile attraverso frequenti controlli finalizzati al contrasto di fenomeni potenzialmente dannosi, come quello della cosiddetta “movida selvaggia“: in zone limitrofe si segnalano infatti gruppi di giovanissimi che, a bordo di scooter, ebike (ovvero biciclette elettriche) ed i cosiddetti “monopattini elettrici”, provocano inquinamento acustico anche nelle ore notturne, oltre all’abbandono occasionale di rifiuti. A questo, poi, si aggiunge anche il fenomeno del danneggiamento: portoni graffiati, buste e mastelli per la raccolta differenziata danneggiati e lanciati per le strade e altri atteggiamenti incivili che andrebbero sempre contrastati (problematiche già segnalate dai residenti della vicina via Cavallotti, come riportato in una precedente segnalazione pubblicata su VideoAndria.com dove un gruppo di di questi giovinastri provocò persino l’interruzione del servizio della linea internet). Fenomeni che non si verificano solo nel periodo estivo. Per il corretto rispetto delle regole, dunque, si rivelerà evidentemente necessario il costante monitoraggio della zona, anche attraverso sistemi di videosorveglianza affiancati alla segnaletica. Pur promuovendo la mobilità sostenibile, occorre comunque tenere a mente che in alcune circostanze l’uso dell’automobile (sia per i residenti che per i lavoratori) si rivela necessario: venire incontro agli automobilisti, riorganizzando i posti per le auto (anche attraverso garage a gestione pubblica e/o posti auto gratuiti per chi vive o lavora in zona), anche valutando l’ipotesi di recupero di una vecchia proprietà comunale, potrebbe essere una soluzione per venire incontro alle esigenze di tutti. E’ giusto contrastare l’uso indiscriminato delle auto, ma non è giusto che, decidere di vivere nel centro cittadino andriese possa trasformarsi in una “colpa” e non in un diritto.

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