Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sugli ecosistemi marini di tutto il mondo, e la Puglia non fa eccezione. Nel mare a largo della nostra regione, così in buona parte del resto del Mar Mediterraneo, si registra una significativa diminuzione di alcune specie di molluschi bivalvi (come le comuni cozze) ed un aumento di pesci pappagallo e barracuda:
Il legame tra clima e vita marina:
L’innalzamento delle temperature marine sta alterando la distribuzione delle specie marine. Molte specie, come cozze e vongole, sono particolarmente sensibili alle variazioni di temperatura e possono risentire negativamente di acque troppo calde. L’assorbimento da parte degli oceani di una parte delle emissioni di anidride carbonica sta causando l’acidificazione delle acque marine. Questo fenomeno compromette la capacità di molti organismi marini, come i molluschi, di formare i loro gusci. L’alterazione dei modelli di circolazione delle correnti marine influenza la distribuzione di nutrienti e la disponibilità di cibo per molte specie marine. Oltre che nell’Adriatico e nel Mar Ionio, è anche il caso del Mare Tirreno, dove si segnalano due specie di barracuda, Sphyraena chrysotaenia, e Sphyraena flavicauda, parenti dell’autoctona Sphyraena sphyraena. Si registra anche un aumento del pesce pappagallo, anche se, almeno per quanto concerne lo Sparisoma cretense – ricorda l’Ispra in un report – non si tratta di specie esotiche ma di animali tipici del nostro mare. Tuttavia, l’incremento del pesce pappagallo è Al contempo, si registra oramai “l’esplosione” della presenza dell’ormai popolare granchio blu, originario dell’oceano Atlantico. Un report diffuso dal Wwf riporta che un’analisi nell’Area Marina Protetta di Gokova, in Turchia, ha mostrato che il 98% dell’intera biomassa dei pesci erbivori è composta da pesci coniglio alieni (Siganus rivulatus e S. luridus) e che perfino il restante 2% è costituito da pesci pappagallo il cui areale si è espanso verso le acque settentrionali ora più calde. Questa non è solamente una comunità modificata, è una comunità interamente nuova.
Il caso della Puglia:
In Puglia, come in altre regioni mediterranee, si stanno osservando diversi cambiamenti: diminuzione delle popolazioni di cozze e vongole: le alte temperature e l’acidificazione delle acque stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di questi molluschi, fondamentali per l’ecosistema costiero e per l’economia locale. Aumento della presenza di specie aliene: L’aumento della temperatura del mare favorisce l’insediamento di specie non native, come il pesce pappagallo, che possono competere con le specie autoctone e alterare gli equilibri ecologici. Eventi estremi più frequenti: ondate di calore marine, tempeste e mareggiate sempre più intense stanno danneggiando gli habitat costieri e mettendo a rischio la biodiversità.
Fonti:
- https://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/quaderni/ricercamarina/Quad_RicMar_9_16_Balmas.pdf
- https://it.wikipedia.org/wiki/Sparisoma_cretense
- https://rac-spa.org/sites/default/files/aumento_biodiv_sst.pdf
- https://www.wwf.it/uploads/wwf_med_cc6case_studies_2021_ita_1.pdf
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