Riapertura del Luna Park di Andria, critiche per i ritardi: “dagli amministratori mistificazione totale della realtà, danneggiati gli imprenditori dello spettacolo viaggiante”

Il ripristino del Luna Park di Andria? Per l’associazione CasAmbulanti si tratta di un’iniziativa tardiva e persino inutile. Il riferimento è alle recentissime dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione comunale di Andria. Secondo l’associazione di categoria, da Palazzo San Francesco, gli amministratori si sarebbero così resi conto della fondatezza delle ragioni di quelle Associazioni di Categoria che si erano dissociate dalla decisione di sopprimere la fiera di Corso Cavour per la Festa Patronale di San Riccardo e Madonna dei Miracoli del 2021, comprese le sigle CasAmbulanti, Confcommercio, ACAB, FIVA, Unionecommercio ed altre. In base a quanto appena detto, da CasAmbulanti si osserva “la toppa è di gran lunga peggiore del buco che ha suscitato grande sdegno nell’intera Comunità cittadina“. Sull’argomento si registra anche la presa di posizione dell’Ufficio di Presidenza Unibat (rappresentata dal sindacalista andriese Savino Montaruli), Associazione regolarmente iscritta all’Albo delle Associazioni del comune di Andria, che dichiara:

“incomprensibile l’iniziativa ed ancor più banale il tentativo di giustificarla. Siamo ormai alla mistificazione totale della realtà e questo non fa onore ad un’Amministrazione che non è in grado di porre in essere una sola iniziativa di matrice propria ma che si appoggia a qualunque evento del quale, spesso, non c’entra addirittura proprio nulla. Nel caso del Luna Park fuori stagione, addirittura della durata di un mese intero, questa è la plastica dimostrazione del goffo tentativo di rimediare ad un gravissimo errore che potrebbe avere ancora oggi gravissime ripercussioni sull’Ente Pubblico che, in assenza di norme restrittive, in un contesto assolutamente favorevole anche dal punto di vista normativo, ha osato sopprimere il diritto al lavoro del 108 imprenditori dello Spettacolo viaggiante con diritti acquisiti in occasione della Festa Patronale di Andria. Oggi la stessa Amministrazione comunale tenta di mettere una toppa autorizzando un’iniziativa privata, su suolo privato, di pochissime attrazioni. Grande merito e tanto di cappello agli Esercenti che, evidentemente disperati e in condizione di necessità, si sono resi disponibili a questa iniziativa della quale l’Amministrazione comunale intenderebbe fare propria, almeno da come si esprimono sugli organi di Informazione. Resta il fatto che l’abuso esercitato in occasione della Festa Patronale contiene un’ulteriore aggravante. Infatti a settembre non c’erano le restrizioni imposte dal possesso di Green Pass per tutti i lavoratori, compresi dipendenti e collaboratori, entrato in vigore dal 15 ottobre quindi dopo la Festa Patronale. Chi e come sarà in grado di effettuare i controlli prolungati per così tanto tempo viste le difficoltà enormi del Corpo di Polizia Locale in gravissima difficoltà di organico? Ci avranno pensato a Palazzo San Francesco oppure sono rimasti completamente abbagliati dalla bramosia di apparire a tutti i costi e di mistificare la realtà fino al punto più estremo?” – concludono da UniBat.

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