Sulla Andria-Castel del Monte strage di volpi e ricci. Ma gli automobilisti rispettano sempre il limite di velocità?

Transitando lungo la Strada Statale 170, purtroppo e in troppi casi, è possibile scorgere ai bordi della carreggiata (e non solo) i corpi privi di vita di questi animali:

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Le volpi, lo ricordiamo, sono animali selvatici tipici del territorio. Considerati “infestanti” per alcuni allevatori e proprietari terrieri, sono in realtà simpatici mammiferi predatori del tutto innocui per l’uomo ma che, in alcuni casi, non disdegnano di attaccare gli animali domestici. La responsabilità nei confronti di questi ultimi, tuttavia, è basata sulle garanzie di custodia da parte dei proprietari umani e non di certo da attribuire esclusivamente a predatori selvatici che eseguono semplicemente i loro istinti animali (e che contribuiscono, tra l’altro, anche all’equilibrio naturale dell’ecosistema del territorio). Fatta questa premessa, dobbiamo tristemente constatare che la strada che collega Andria alla frazione di Castel del Monte si è trasformata in un vero e proprio cimitero di animali selvatici, con svariati corpi di volpi, ricci ed altri animali (anche cani e gatti domestici) uccisi evidentemente dalle auto in corsa. Alcune osservazioni a tal proposito:

Se da un lato, almeno in alcune circostanze, l’attraverso improvviso di volpi e persino di cinghiali può rivelarsi imprevedibile, è anche vero che, viaggiando a velocità particolarmente moderata (come dovrebbe essere in una strada particolarmente sinuosa e provvista anche di cartellonista che segnala la possibile presenza di animali selvatici) sarebbe possibile riuscire ad evitare l’impatto tra il veicolo e questi animali, riuscendo così a salvare la vita sia della creatura selvatica che degli occupanti del mezzo. Eppure, nonostante questa semplice osservazione, siamo oramai abituati a leggere notizie di gravi incidenti stradali, attribuiti all’attraversamento di animali selvatici e con conseguente danneggiamento delle carrozzerie delle auto coinvolte. In alcuni casi, gli automobilisti restano feriti se non addirittura privi di vita. E’ chiaro che ogni incidente può essere caratterizzato da cause specifiche. Tuttavia, raccomandare a turisti e concittadini che in strade come quella che attraversa l’Alta Murgia (oggetto di un’interessante analisi del ricercatore ecologista andriese Nicola Montepulciano che ha sottolineato la presenza di una moltitudine di specie di animali e vegetali da tutelare) vanno percorse con molta attenzione e senza superare certi limiti di velocità, non fa mai male e potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro di molti animali. A questa strada, poi, aggiungiamo anche quella provinciale che collega Andria alla vicina Bisceglie: anche in questa località, si segnala la presenza di volpi e ricci, oltre che di molteplici specie di uccelli rapaci.

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