In Puglia sempre meno figli a causa di inquinamento, plastica e saponi – lo studio

Un dato inquietante e preoccupante è quello che emerge in Puglia nel corso di un incontro svoltosi in Salento: donne e uomini sono sempre più sterili e dunque le coppie hanno sempre più difficoltà a concepire naturalmente figli a causa dell’infertilità che nella nostra regione starebbe aumentando anche più di altre regioni italiane. E’ quanto emerge da uno studio presentato nel centro di procreazione assistita della clinica “Petrucciani” a Lecce, che di fatto evidenzia una possibile relazione con i tassi di inquinamento.

I dati di infertilità riguarderebbero un valore che raggiunge il 20%, ben al di sopra del 15%, media nazionale. Valori di infertilità che non raggiungono i parametri dell’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità). Sotto accusa l’inquinamento atmosferico ma anche lo stile di vita errato: dall’alimentazione scorretta troppo spesso basata su grassi e cibi industriali ricchi di conservati ed elementi non naturali, ma anche sull’utilizzo di parabeni, iperfluorati e bisfenolo A contenuti in oggetti di plastica e saponi. Lo studio parla infatti di “alterazioni nel sistema produttivo“. Non a caso, dallo studi emerge una speranza proprio nel cambio dello stile di vita: se fosse corretto la percentuale di rischio potrebbe ridursi.

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Torna in mente anche “CIAO MASCHIO“, un’inchiesta di Lisa Iotti trasmessa lo scorso anno a PresaDiretta. In quel caso, l’inchiesta giornalistica si focalizzò su uno dei grandi problemi del mondo occidentale: la sterilità maschile. Il numero degli spermatozoi è crollato, il testosterone di un uomo di 60 anni oggi è molto più basso rispetto a quello di suo padre quando aveva la stessa età, in Italia un ragazzo su 3 è a rischio infertilità e la sterilità maschile è raddoppiata in 20 anni.

Nel nostro paese ormai una coppia su 5 non riesce ad avere figli e ricorre alla fecondazione in vitro, tecnica complessa e molto costosa. Quello che non si dice è che quasi sempre il problema sono gli uomini. La società sembra non essere più in grado di riprodursi. E’ in gioco il futuro della nostra specie? E non è tutto, stanno saltando le proporzioni delle misure antropometriche dei giovani di oggi, lunghezza del pene compresa, mentre assistiamo in natura a cambiamenti fisici sconcertanti con alligatori e pesci che cambiano sesso. La femminilizzazione del maschio non è fantascienza, è diventata una realtà sulla quale studiano gli scienziati di mezzo mondo.

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Quali possono essere le cause? Secondo molti ricercatori vanno cercate non tanto nelle grandi fonti di inquinamento del pianeta, ma nei banali oggetti che popolano la nostra vita quotidiana e nelle sostanze chimiche che possono interferire con il nostro sistema ormonale. E sfortunatamente, questi potenziali interferenti endocrini possono essere quasi ovunque. Il nostro futuro è a rischio? E che fine faranno gli uomini? Sia chiaro: lo studio riportato in Saleno e l’inchiesta di PresaDiretta si basano su informazioni differenti l’una dall’altra, tuttavia riguardano sempre lo stesso argomento la mancanza di caratteristiche sufficienti a permettere agli abitanti di poter procreare naturalmente. Linkiamo qui sotto il servizio diffuso dal Tgr:

 

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