Nel pomeriggio di martedì 6 marzo verso le ore 16,00, le guardie delle GPGV IVEA zoofile delle associazioni Ambiente e/è Vita Puglia e CPA Nat. Federiciana Verde Onlus, durante il giro di controllo nel territorio andriese, si sono trovati per la seconda volta davanti ad uno scempio ambientale.
Sulla SP 174 del Reggio Tratturo diversi rifiuti erano stati incendiati. “Le guardie immediatamente hanno allontanato i cassonetti dalle fiamme dei rifiuti incendiati – commenta il Presidente del Nucleo GPGV IVEA Francesco Martiradonna -“ impedendo che l’incendio si propagasse e procurasse ulteriormente altre polveri sottili e diossina. Sul posto inoltre si trovavano molti cani randagi.” – conclude Martiradonna. Qui alcune immagini:
Ad Andria, dunque, alcuni stanno continuando a bruciare illegalmente i rifiuti presso le nostre aree rurali. Ne avevamo già parlato alcune settimane fa con una serie di articoli che segnalavano la presenza sia di rifiuti bruciati e sia di strane nubi avvistate in lontananza da alcuni cittadini. Fenomeni “avvolti nel mistero” che invece andrebbero approfonditi meglio per via dei gravi rischi per l’ambiente e dunque anche per la nostra salute. La combustione di questi rifiuti, causa l’emissione nell’area di diossine e polveri sottili.
Svariate sono risultate sia le segnalazioni dei cittadini che dello stesso gruppo di volontari guidati dal prof Martiradonna (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni, immagini e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui oppure scrivendoci anche all’indirizzo redazione@videoandria.com). Linkiamo qui sotto un video girato sul luogo dell’accaduto:
Siamo tutti bravi, bravissimi a lamentarci appena notiamo un disservizio nella raccolta differenziata porta a porta, appena ci dicono che vogliono allargare discariche e via dicendo…ma poi siamo veramente tutti bravi a fare quotidianamente la raccolta differenziata tutti i giorni dell’anno? Quel 63%-65% indica che evidentemente una buona fetta di andriesi (fortunatamente, non la maggioranza) si ostina ancora oggi nel 2018 a buttare tutto nell’indifferenziato o peggio ancora ad abbandonare i propri rifiuti per le strade e nelle campagne, non lontano da dove coltiviamo ulivi per la produzione del nostro prezioso olio extravergine di oliva, amato in tutto il mondo.
Poi ci lamentiamo dei costi, delle discariche, della tassa rifiuti e persino delle malattie. Ma spesso dovremmo tutti farci un esame di coscienza e chiederci quanti rifiuti indifferenziati produciamo quotidianamente e quanta raccolta differenziata siamo in grado di fare. Dovremmo tutti attivarci per un futuro migliore e invece, ancora migliaia di cittadini andriesi, evidentemente ignoranti (nel senso che ignorano per l’appunto le gravi conseguenze che la mancanza di differenziata porta all’ambiente, alla salute e anche ai soldi) proseguono le loro attività illecite e vergognose. Ora, al danno, si aggiunge la beffa degli incendi causati da qualcuno che evidentemente, per un motivo o per l’altro, mira così a sbarazzarsi pericolosamente dei rifiuti abbandonati. Quel qualcuno mette a rischio salute e sicurezza dei cittadini e quindi, secondo noi, andrebbe non solo multato ma persino arrestato. Guardate lo schifo causato dagli incivili:
I rifiuti attirano anche i cani randagi e ovviamente le fiamme possono causare anche di far del male a questi animali che invece andrebbero aiutati ed adottati da famiglie amorevoli e civili:
In uno scatto fotografico effettuato dal gruppo di volontari guidato dal prof. Francesco Martiradonna, viene documentata la località dell’incendio da loro individuato:
A quest’ora avremmo dovuto aprire svariate attività per il recupero in loco dei rifiuti. Mentre in Puglia ci sono già diverse aziende che producono materiale per le strade persino con il riutilizzo di pneumatici usati, ad Andria “rifiutiamo i rifiuti” dimenticandoci che questi, opportunamente trattati, possono essere anche fonte di guadagno. Ci manca un’economia circolare che ha insegnata anzitutto nelle scuole. Eppure, non pochi risultano i progetti proprio fatti all’interno degli istituti scolastici andriesi! Probabilmente a mancare è un discorso costante e quotidiano all’interno delle famiglie andriesi. Non tutte, per carità, non ci rivolgiamo a quegli andriesi onesti e “puliti” nel vero senso della parola, ma bensì a chi continua a sporcare e a non effettuare raccolta differenziata. Così facendo, la famigerata “tariffazione puntuale” auspicata potrebbe non vedere mai la luce a causa delle cattive abitudini degli andriesi. La tariffazione puntuale, infatti, consentirebbe a tutti i cittadini di pagare la tassa rifiuti attraverso la percentuale di raccolta differenziata. Più differenzi e meno paghi. Più produci indifferenziato e più paghi.
Con una tariffazione puntuale abbinata alla raccolta differenziata porta a porta, se la maggior parte dei cittadini producesse poco indifferenziato, pagherebbe una tassa rifiuti ben più bassa. Ma se una grossa percentuale di cittadini andriesi si dimostrerà ancora “sporco” e continuerà ad abbandonare rifiuti per le strade, difficilmente un’amministrazione comunale avrebbe il “coraggio” di fare il salto di qualità. Perché a mancare sarebbe proprio la garanzia da parte dei cittadini. Questo per il semplice fatto che, pur avendo i suoi difetti, la politica si adatta in base a quelle che sono le abitudini della gente comune. Speriamo dunque che entro la fine di quest’anno la percentuale di raccolta differenziata porta a porta nel comune di Andria possa aumentare considerevolmente spingendo l’amministrazione a valutare definitivamente l’ipotesi dell’introduzione della tariffazione puntuale. Ma, checché ne dicano taluni, tutto dipenderà dai cittadini andriesi e da come la loro serietà possa trasformarsi in esigenza collettiva.
Nel frattempo, come già annunciato dall’amministrazione comunale in un comunicato diffuso alcune settimane fa, salgono a 500 euro, in misura fissa, le sanzioni per gli utenti che non effettuano la raccolta differenziata ed insozzano le periferie della città abbandonando i rifiuti lungo le strade. E’ quanto deciso dall’amministrazione comunale della città di Andria guidata dal Sindaco Nicola Giorgino.
La sanzione pecuniaria dunque quasi si triplica rispetto ai 177 euro attuali, e verrà applicata – come stabilisce la delibera di Giunta numero 155 del 13 ottobre scorso – per “tutti i casi di abbandono o di deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo ad opera di qualsivoglia soggetto”. La relativa ordinanza sindacale che, in esecuzione della delibera, permetterà al Corpo di Polizia Locale di elevare le contravvenzioni secondo i nuovi importi, è in via di adozione. Numerosi sono già gli interventi di denuncia con sanzione, ma evidentemente non bastano.
Non a caso, decine sono risultate le segnalazioni di rifiuti abbandonati nel territorio giunte in redazione con foto (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).
Per il momento, purtroppo, non possiamo che constatare la presenza di ancora tanti, troppi rifiuti abbandonati nel comune di Andria. Come ad esempio segnalato dal prof. Martiradonna:
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