Randagismo ad Andria tra cuccioli e incidenti: una campagna di sterilizzazione più efficace farebbe risparmiare molte risorse alla macchina amministrativa

Anche la gestione dei cani randagi continua a far discutere, visto anche l’impegno di spesa per le casse comunali per far fronte alle criticità che potrebbero non solo essere limitate al massimo ma probabilmente risolte qualora venissero intensificate le sterilizzazioni.

Inoltre, sarebbe opportuna un’azione di concertazione tra gli Enti Pubblici, a cominciare dalla ASL, anche per evitare un enorme dispendio di energie e risorse umane, come accade per la Polizia Locale impegnata spesso in condizioni alquanto impegnative. A ricordarlo sono gli Attivisti dell’Associazione di impegno Civico “Io Ci Sono!”, presieduta e coordinati dall’Attivista Sociale Savino Montaruli, dichiarano:

“E’ assurdo che questa situazione resti in sordina. Le somme spese dal comune di Andria per fenomeni facilmente fronteggiabili e risolvibili, ammonterebbero anche a fino a 450 mila euro nel triennio, senza contare il costo a carico della ASL per le catture e i servizi connessi e dipendenti. Una somma assurda che basterebbe a risolvere definitivamente il problema che oggi vede almeno cento cani attualmente presenti sul territorio” – hanno osservato.  “Eppure sono soldi pubblici spesi soprattutto per le cure veterinarie, oltre che per le strutture. Infatti, le cure prestate ai cuccioli, effetto delle mancate sterilizzazioni dei cani randagi, sono un grosso onere che un comune come quello di Andria non dovrebbe poterselo permettere o comunque dovrebbe evitare. Altra conseguenza di questa disastrosa situazione evitabile, è la disseminazione sul territorio di questi poveri cuccioli che vagano e spesso restano anche vittime di incidenti o morti per malattia”.

“Tutte aggravanti rispetto ad un fenomeno di cui, dopo la nostra denuncia e la presa in carico del problema da parte della Prefettura di Barletta Andria Trani, cui la presente viene altresì indirizzata ed inviata” – rendono noto dall’associazione andriese. “Il problema del randagismo va risolto a monte perché così continuando si alimentano solo spese evitabili che pesano sulle casse comunali e sui cittadini tartassati e vessati” – rimarcano da “Io Ci Sono!”.

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