Ancora malumori tra i mercatali andriesi e dei comuni limitrofi

Mentre il Governo emanava il D.L. 2 marzo 2020, n. 9, art. 35 – Disposizioni in materia di ordinanze contingibili e urgenti  – Capo IV – Disposizioni finali e finanziarie, al comma 1, recita:

“A seguito dell’adozione delle misure statali di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 non possono essere adottate e, ove adottate  sono  inefficaci,  le  ordinanze  sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza predetta in contrasto con le misure statali, in data 8 marzo 2020, quindi successivamente al D.L. che vietava ai sindaci di emanare ordinanze contingibili ed urgenti, il sindaco di Trani disponeva la sospensione dell’attività mercatale del martedì. Una decisione unilaterale mai concertata con le Associazioni di Categoria con i suoi effetti devastanti che persino perdurano ad oggi, con la mancata riattivazione del Settore Alimentare, come invece previsto dai successivi DPCM. Il presidente Unibat Savino Montaruli, coordinatore dell’Associazione di Rappresentanza degli Ambulanti CasAmbulanti, interviene sull’argomento dichiarando:

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“come vedete oltre a quello dei Bar è esistito un altro “Caso Trani”, oltre agli altri più conosciuti. Quell’ordinanza sindacale, alla luce del DPCM già in vigore dal 2 marzo 2020, quindi ancora prima di quella determina comunale, non avrebbe potuto essere emanata. Invece Trani ha continuato a considerarsi un’isola ed ha proceduto interrompendo bruscamente, appena due giorni prima, il mercato già calendarizzato per martedì 10 marzo e tutti quelli successivi ed ancora oggi, producendo enormi danni ai quasi 400 concessionari di posteggio nel mercato settimanale del martedì in via Superga. L’aggravante è che in quell’ordinanza sindacale, peraltro mai notificata ai concessionari di posteggio cui veniva forzatamente privato il Diritto al Lavoro, il sindaco prevedeva “l’istituzione di un Tavolo Tecnico con le Associazioni degli Operatori Economici al fine di individuare misure organizzative condivise e coordinate tra tutti gli operatori, utili a coniugare lo svolgimento delle attività economiche con la tutela della salute”. Perché quel Tavolo Tecnico, voluto anche dal Prefetto Valiante, non è mai stato attivato? Perché quel mercato non è mai stato ripristinato con gli adeguamenti di legge per il settore alimentare? Perché quel mercato alimentare ancora oggi è illegittimamente chiuso? Ovviamente anche su questo argomento i difensori d’Ufficio, i Confsoci DUC dell’Amministrazione comunale hanno taciuto, miseramente taciuto. Così vogliono fare “I Rappresentativi?” – ha concluso Montaruli nella sua precisa e circostanziata nota sull’argomento.

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