“Andria ancora in attesa delle Consulte Comunali, bloccate con violazione di Statuto e Regolamento”

La mancata rielezione delle quattro Consulte comunali, nonostante siano trascorsi quasi tre anni dall’elezione della Giunta comunale quindi in violazione di quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento comunale, dopo l’intervento della Prefettura di Barletta Andria Trani che, su richiesta del Presidente dell’Associazione di Impegno Civico Savino Montaruli, scrisse al comune di Andria chiedendo spiegazioni, la questione della negazione dei Diritti di Partecipazione nella città di Andria finì anche sulle scrivanie del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro dell’Interno Piantedosi. A distanza di ormai quasi tre anni dalle sollecitazioni di “Io Ci Sono!” alla nuova Giunta comunale affinché adottasse le procedure di rinnovo delle quattro Consulte, oggi la vicenda potrebbe sbloccarsi. A spiegarlo è lo stesso Presidente Savino Montaruli che dichiara:

“la patata bollente è nelle mani dell’ex Comandante della Polizia Municipale dott. Riccardo Zingaro che, in qualità di neo dirigente, ne avrebbe assunto l’onere alla guida del Settore comunale in sostituzione del suo predecessore. All’ex Comandante, infatti, vengono attribuite una miriade di deleghe, tutte molto impegnative, tra le quali: “Settore Servizi Istituzionali, Trasversali e Generali, Organi Istituzionali, Pari Opportunità”. Deleghe, queste, che richiedono proprio il rigore e il senso di rispetto della legge che nessuno meglio del dott. Zingaro ora deve garantire, nella sua nuova veste. Siamo certi, continua Montaruli – che la situazione si risolverà pur restando il profondo rammarico di constatare come una città dalla profonde e radicate tradizioni democratiche, così storicamente intrisa di compartecipazione e di senso di Comunità possa essere stata mortificata in tal modo e senza alcun giustificato motivo ma probabilmente solamente per l’impotenza di doversi confrontare con la realtà che è ben diversa dal palcoscenico quotidiano finalizzato unicamente alla propaganda personale ed al bene ristretto che ormai ovunque sta sostituendo quel Bene Comune buono solo per una campagna elettorale fasulla” – ha concluso critico l’attivista andriese.

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