
Ancora parcheggio selvaggio ad Andria, ancora una volta ai danni dei ciclisti che vorrebbero contribuire ad uno stile di vita sano e ad un’aria più responsabile in città: a causare i disagi sono sempre gli automobilisti prepotenti che, in maniera del tutto illegale e scomposta, tendono a parcheggiare sulle strisce che delimitano l’area dedicata al passaggio delle biciclette con quella dedicata ad auto e pedoni. Siamo alle solite: un cittadino munito di bicicletta è stato così costretto ad interrompere il suo percorso a causa di un fuoristrada parcheggiato alla “ca..o di ….” sulla pista ciclabile. Già occorrerebbe intervenire ulteriormente per perfezionare e migliorare l’intera struttura, poi come se non bastasse a girare il coltello sulla piaga sono gli stessi cittadini che, invece di chiedere più piste ciclabili ed aree pedonali per tutti, distruggono quel poco che si era cominciato a fare.
Insomma, una situazione vergognosa che ha fatto indignare lo stesso cittadino segnalatore, autore di uno scatto fotografico giunto nelle ultime ore in redazione (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni, immagini e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui oppure scrivendoci anche all’indirizzo redazione@videoandria.com).
Da tempo la nostra redazione segnala disagi causati da parcheggi selvaggi sui marciapiedi e sulle piste ciclabili, ma il fenomeno, nonostante sia stato pubblicamente segnalato in più occasioni, non sembra affatto arrestarsi. Da una parte abbiamo chi, per cause a noi poco note, continua ad utilizzare grossi mezzi in città (perlopiù a diesel, dichiarato come “certamente cancerogeno” dallo IARC) e dall’altra chi cerca con molta difficoltà scommettere in un futuro migliore per tutti. Utilizzare la bici non solo aiuta a mantenere il corpo allenato ma ovviamente evita le emissioni di Co2. Le polveri sottili emesse dalle auto (PM10 e PM2) possono facilmente finire nei nostri polmoni. “Ci avete rotto i polmoni” – urlavano i volontari di Legambiente. E poi ci lamentiamo tutti dell’aumento delle malattie. Auspichiamo che l’amministrazione possa intervenire ulteriormente con pesanti sanzioni, controlli mirati anche mediante impianti di videosorveglianza e magari anche l’introduzione di ostacoli (ad esempio, noi avevamo pensato all’inserimento di cartellonistica pubblicitaria ad altezza duomo posizionata strategicamente ai bordi delle piste ciclabili, sopratutto nella parte di pista ciclabile in Corso Cavour, in modo da impedire a pedoni ed automobilisti di passarvi sopra). Insomma, gli strumenti per contrastare questi vergognosi fenomeni ci sarebbero, per tutto il resto, serve ancora tanta e costante cultura e formazione nei confronti dei cittadini poco sensibili alla questione ambientale e legale. La foto ricevuta in redazione:
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