Ancora rifiuti abbandonati nelle campagne di Andria: una vera e propria discarica abusiva con tanto di bidoni stracolmi, cani randagi, rifiuti abbandonati sotto gli alberi di ulivo. E’ quanto segnalato da un cittadino autore di alcuni scatti fotografici effettuati tra le Contrade “Coppe” e “Quadrone”.
A poco o a nulla sembra siano serviti i tentativi di sensibilizzazione per evitare di aumentare l’indifferenziato e quindi anche il numero delle discariche in Puglia: ad Andria sembra purtroppo che ci siano ancora tanti, troppi incivili.
L’ennesima segnalazione, come sempre, è giunta in redazione attraverso il nostro sistema di segnalazione mobile (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).
Cosa sta accadendo nei pressi della periferia rurale della città di Andria? Oltre ad operatori ed enti locali, lo chiediamo anche ai residenti, visto e considerato che i rifiuti vengono gettati a casaccio, come dimostrano queste foto:
rifiuti di molte tipologie, come è possibile notare dalla foto:
stavolta anche i bidoni risultano particolarmente stracolmi di rifiuti:
Il fenomeno dell’abbandono rifiuti nella suddetta area periferica della città ha interessato persino alcuni uliveti, alberi noti per la produzione di olio extra vergine di oliva dalle importanti proprietà salutistiche. Vederli circondati da rifiuti d’ogni genere non è affatto rassicurante, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista del livello culturale di alcuni nostri concittadini:
un’altra foto:
ancora un’altra foto dei rifiuti abbandonati:
Cosa sta accadendo? Noi proviamo ad formulare un’ipotesi: la nostra impressione è che gli autori di questi abbandoni siano quasi “abituati” all’idea di abbandonare i rifiuti in prossimità dei bidoni. Probabilmente questi soggetti sanno che gli operatori ecologici prima o poi verranno a ripulire l’area. Tuttavia, c’è da ricordare come sempre che alcuni di questi rifiuti potrebbero benissimo essere differenziati, ma la presenza di rifiuti gettati uno sopra l’altro (ovvero non conferiti correttamente) comporta quasi sempre l’aumento dell’indifferenziato, con il conseguenze aumento del conferimento in discarica e quindi anche l’aumento dei costi per l’amministrazione comunale che inevitabilmente finiscono poi per aggravare quelli delle tasse. Nei giorni scorsi, ulteriori scatti fotografici erano stati effettuai non lontano dal Santuario della Madonna dei Miracoli di Andria:
Alcune settimane fa, l’amministrazione comunale della città di Andria ha diffuso un comunicato riguardante l’isola ecologica chiusa da giorni: la problematica, stando a quanto riportato dall’Assessorato all’ambiente, sarebbe legata al fatto che: “In Puglia viviamo una situazione particolare caratterizzata da una limitatissima presenza di piattaforme e discariche per il conferimento dei rifiuti. Anche per questi motivi le limitazioni al conferimento che avvengono in piattaforme o discariche lontane fisicamente da Andria si ripercuotono sulla nostra città, non potendo gli impianti di raccolta destinati al recepimento dei rifiuti ingombranti accogliere quantità superiori ad un certo limite”.
“Questo” – si leggeva nella nota – “ha determinato un inevitabile rallentamento del conferimento in discarica provocandone, addirittura, la sospensione di qualsiasi attività di raccolta e conferimento. Tale situazione, peraltro, è generalizzata sul territorio pugliese, determinando notevoli disagi per numerose comunità. Ne è riprova che anche alcune città limitrofe stanno vivendo lo stesso disagio”.
In definitiva, la chiusura, così comunicata dal Commissario della ditta Sangalli, – prosegue la nota dell’Assessorato all’Ambiente – non ha nulla di misterioso, ma si tratta, come accennato, di una problematicità legata alla chiusura del ciclo dei rifiuti ed al conferimento nelle poche discariche presenti nel territorio pugliese”.
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