Andria: ecco l’antico chiostro di via Flavio Giugno senza il mercato tra colonne e capitelli da recuperare. E sulla vicina chiesa di Sant’Agostino i resti di alcuni affreschi – foto

Dopo lo storico annuncio del Sindaco di Andria riguardo lo sgombero dell’antico chiostro ubicato alle spalle della Chiesa di Sant’Agostino – con relativa chiusura definitiva del mercato rionale coperto di via Flavio Giugno, dopo 92 anni – il nostro concittadino ecologista Nicola Montepulciano ha effettuato una prima ricognizione autonoma all’interno dell’ampio locale, per constatare l’attuale condizione della struttura, in buona parte conservata ma al contempo necessitante di evidenti e doverosi lavori di recupero:

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A parte la presenza di carte e nastri adesivi, infatti, le colonne risultano sostanzialmente ben conservate, così come gli affascinanti capitelli, risalenti almeno al ‘400. Si tratta, lo ricordiamo, di un chiostro realizzato con cupolette appena accennate, sostenuto dagli archi semielissoidali, leggermente ribassati. Seppur non visibili nelle foto, occorre ricordare come gli angoli della prima colonna sia possibile notare anche la presenza di ben quattro telamoni che sembrano fare base l’abaco superiore. Il loro stile appare alquanto familiare per gli andriesi più attenti alla loro Storia:

Essi ricordano infatti i sei telamoni posti nella crociera della settima torre di Castel del Monte, il patrimonio Unesco fatto ergere nel Medioevo da Federico II di Svevia. Dettagli importanti che potrebbero facilmente confermare le radici storico-architettonico-culturali di questa struttura, meritevole di restauro, recupero e così capace di poter divenire, forse in tempi non troppo lontani, un “corridoio culturale” capace di unire due zone del centro storico andriese e portare anche i turisti in quello che un giorno potrebbe trasformarsi in un vero e proprio museo pubblico. “Da ora occorre anzitutto tutelare l’offerta culturale per i nostri cittadini, poi anche il turismo” – ha osservato Montepulciano, riferendosi all’importanza primaria di tornare a sensibilizzare e istruire quella parte di cittadinanza necessitante di nozioni legate alle proprie radici storiche, oltre che al potenziale turistico che va invece governato in maniera sostenibile. Ora che tale struttura è stata liberata dalle attività commerciali, la preoccupazione delle istituzioni andriesi dovrà necessariamente essere incentrata sulla sua conservazione: non solo per colonne e capitelli ma anche per l’antica pavimentazione che va tutelata così come è, senza interventi invasivi (così come riportato nel libro “Andria Rinascimentale“, scritto da Clara Gelao). Nel corso della sua prima visita, il nostro concittadino ci ha reso noto della presenza di un giovanissimo concittadino 20enne appassionato di arte, il quale ha espresso tutto il suo interesse ad approfondire sulla Storia del chiostro di Andria:

Tale iniziativa di ritorno alle origini, rappresenterebbe non solo di una rivoluzione culturale dal punto di vista fisico, ma anche un potenziale riscatto generazionale. Un vero e proprio recupero di un’intera identità storica per la popolazione andriese. L’auspicio, dunque, è che le istituzioni possano far tesoro di questa grande opportunità. Un ringraziamento speciale va al nostro concittadino Nicola Montepulciano, già autore di numerosi approfondimenti dedicati alla Storia ed al patrimonio culturale di Andria (oltre che ambientale), sempre attento alla tutela dei tesori che la città federiciana è riuscita, con grande fatica, a custodire nei secoli. Qui di seguito le varie foto. Cominciamo con la prima colonna da via Orsini:

Prima colonna seconda fila da via Orsini:

Seconda col via Orsini terza foto:

Seconda col via Orsini quarta foto:

Sempre prima colonna da via Orsini:

Seconda col da v. Orsini:

Terza col via Orsini terza foto:

Fine prima colonna da v. Orsini:

Quarta col terza foto da viale Orsini:

Terza col viale Orsini prima foto:

Terza colonna viale Orsini seconda foto:

Quarta cololonna, seconda foto:

Terza col viale Orsini quarta foto:

Quarta colonna da via Orsini, prima foto:

Quarta col quarta e ultima foto da via Orsini:

Oltre allo storico chiostro sgombero da attività commerciali, l’attenzione di Montepulciano si è focalizzata anche sulla presenza di interessanti tracce di antichi affreschi posti sulla facciata della comunicante Chiesa di Sant’Agostino:

Affresco rinvenuto e restaurato facciata esterna laterale di via Flavio Giugno:

Infine – ma non meno importante – una foto storica da una pubblicazione cartacea rivelava le condizioni del chiostro durante l’epoca in cui vi era il mercato:

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