In seguito alle nuove norme emanate dal Comune di Andria riguardo l’esposizione da parte dei fruttivendoli di frutta e verdura all’esterno dei propri esercizi commerciali, l’associazione di categoria Unimpresa Bat sottolinea quanto segue:
“Ci sono volute quasi tre lunghe ore di riunione per definire un percorso che si sarebbe voluto concludere con un semplice gesto rappresentato dall’apposizione di una firma su un documento già preparato ma evidentemente la cosiddetta società civile è molto più accurata, più profonda e più sensibile, forse addirittura più preparata della politica.
Nel caso in specie sono stati moltissimi gli elementi di approfondimento che hanno trasformato una riunione che si pensava potesse durare giusto il tempo di una ripresa televisiva sulle mani che firmavano sulla carta, in un lungo ed approfondito incontro tematico di altissimo livello. Infatti in seguito alle riflessioni ed alle proposte emerse durante la riunione non è stato firmato alcun protocollo bensì un semplice verbale di impegno di condivisione affinché nella prossima riunione, già convocata per giovedì 4 aprile 2019, alle ore 17,30 in Largo Grotte, si possa procedere con l’analisi degli emendamenti che nel frattempo saranno presentati o ciò potrà avvenire anche nel corso della seduta stessa”.
Savino Montaruli, presente al tavolo unitamente alle altre associazioni di categoria, ai dirigenti del Sian Asl Bt, agli assessori ed ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, ha dichiarato: “un passaggio istituzionale necessario per porre fine a tutto ciò che è stato costruito a nostra insaputa e spesso in modo becero ed inqualificabile, fino a tutto ciò che ha denigrato pubblicamente la categoria dei fruttivendoli. Noi siamo stati estranei ed estraniati da tale percorso inaccettabile ed approssimativo quindi oggi dobbiamo affermare con forza che questo “Protocollo”, che ricordiamolo non è stato ancora firmato, non è un Protocollo per la Salute bensì un semplice rafforzamento dell’affermazione di regole amministrative salvo una piccolissima attenzione, quasi insignificante, alla protezione degli alimenti, seppur molto parziale e non risolutiva, come affermato proprio nel corso della riunione dai due Dirigenti Asl. Potremmo considerarlo un primo, timidissimo passo in avanti? Sicuramente si ma è ancora poco, molto poco.” – ha dichiarato Montaruli il quale ha richiesto che alla prossima riunione del 4 aprile siano convocati anche tutti i componenti della Consulta comunale, visto che fino ad oggi le Associazioni dei Consumatori ed i Liberi Professionisti non sono stati per nulla coinvolti in questo procedimento. La proposta di Montaruli è stata accettata all’unanimità dai presenti.
Il dibattito dunque è apertissimo e la prossima riunione del 4 aprile sarà decisiva per capire quale sarà il documento finale alla luce degli emendamenti che saranno presentati.
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