Andria: la parte medievale e sotterranea della Torre dell’orologio

Passeggiando nel centro storico di Andria, anche a noi del blog di VideoAndria.com non è passato inosservato un interessante dettaglio della cosiddetta Torre dell’orologio:

Situata lungo via Corrado IV di Svevia (la strada che collega Piazza La Corte a Piazza Manfredi), la storica torre si rivela divisa in due “blocchi” distinti che segnano evidentemente parti storiche dello stesso manufatto, realizzate in epoche distinte e divise da secoli. Sebbene la parte finale della torre – quella che ancora oggi ospita per l’appunto lo storico orologio – rappresenti forse il punto più visibile e simbolico della struttura, la base della stessa non è meno interessante e custodisce ancora oggi uno stile di costruzione prettamente medievale:

Quelle pietre irregolari, poste una sopra l’altra in maniera imperfetta – lontano dallo stile di costruzione moderno con mattoni intagliati in maniera più studiata – lasciano intendere all’esistenza di un edificio ben più antico della torre oggi esistente e probabilmente, utilizzato inizialmente con altri scopi (una torre di difesa? Un antico granaio?). Ufficialmente, la torre in questione fu edificata ai tempi del Duca Francesco II del Balzo (quindi dopo il 1420) e rifatta nel 1754 dall’Università di Andria, come documentato ancora oggi dalla presenza di uno stemma cittadino in belli mattoni smaltati, che vi è incastrato. Tuttavia, già nel 1300 circa, vi sarebbe stato il Campanile di un orologio, all’epoca (parliamo di pieno Medioevo) situato lungo la salita per Santa Maria Vetere di fronte alla Madonna delle Grazie ma poi distrutto dall’invasione degli Ungheri avvenuta nel 1350. A seguito di quell’episodio, vi fu quindi la prima restaurazione promossa da Bertrando del Balzo. Fu poi un altro Del Balzo, per l’appunto Francesco II, a spostarlo su via Corrado IV nei pressi della chiesa di Mater Gratiae. La torre dell’orologio che oggi possiamo ancora ammirare, quindi, rappresenta soltanto l’ultima parte di una lunga storia che ha le sue radici almeno in epoca medievale. A dimostrazione di ciò, anche la presenza di un piccolo archetto, testimone di quell’Andria sotterranea tanto cara alle rubriche di VideoAndria.com:

Infine – ma non meno importante – è utile ricordare come parte della storia della torre sia oggi riportata in una cartellonistica informativa posta proprio alla base della struttura antica:

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