Andria, una residente della zona PIP: “è successo a Shiva ma poteva accadere a chiunque. Io amo gli animali ma proprio per questo occorre intervenire con sterilizzazioni e monitoraggi”

A proposito della tragica morte di Shiva – cane husky praticamente ucciso davanti al padrone da un branco di randagi nella zona Pip – continua a far discutere. Mentre l’associazione “Io Ci Sono!” di Andria ha reso noto che la problematica legata ai branchi numerosi era già stata denunciata in precedenza, a confermare quanto appena detto è anche un’altra residente del posto che, scrivendo al blog di VideoAndria.com, rende noto quanto segue:

“La presente per segnalare una situazione sempre più sottovalutata, ma estremamente a rischio e pericolosa. Il randagismo nelle periferie andriesi, è diventato un fenomeno ingestibile perché ci sono branchi di cani vaganti ovunque e sempre più numerosi. Io amo gli animali e personalmente ne posseggo alcuni, sia cani che gatti, tutti raccolti ed adottati, ma mi trovo costretta a scrivere per raccontare la pericolosità di questi cani randagi abbandonati a loro stessi ed incontrollati. Abbiamo un’azienda in zona PIP e siamo circondati da un branco molto numeroso che si sposta in tutta la zona alla ricerca di qualche riparo e di cibo” – ha detto la nostra concittadina che ha poi aggiunto:

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“È successo nella giornata di ieri sabato 15 gennaio che la cagnolina di proprietà dell’azienda di fronte alla nostra, accompagnata al guinzaglio, sia stata attaccata da questo branco e purtroppo uccisa sotto gli occhi impotenti del proprietario. Questo mi ha sconvolta e scioccata, è successo a Shiba, ma poteva accadere ai miei adorati cani, ma anche ad una persona, oppure ad un bambino. La mia vuol essere una segnalazione, ma soprattutto una denuncia perché ritengo che gli uffici competenti, la ASL veterinaria e la polizia municipale non si adoperino affatto per provare ad arginare questa tristissima piaga. Come ho scritto sopra, io amo gli animali, ma questa situazione non deve esser più sottovalutata e la sterilizzazione delle femmine del branco ritengo sia una primo intervento necessario ad azzerare il numero dei cuccioli che purtroppo incrementeranno questo triste fenomeno. Questi branchi di cani sono colonie che vanno censite e monitorate, ma soprattutto occorre limitarne il numero perché è davvero una sofferenza vedere tante cucciolate di cagnolini che avranno un certo futuro randagio. Grazie per l’attenzione” – ha concluso la nostra concittadina. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un servizio televisivo diffuso sul web dall’emittente Telesveva:

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