Bat: gettano uova di gabbiano provocando la morte dei piccoli. Centro Recupero: “è vietato dalla legge, specie importante per la biodiversità”

“Nella giornata di giovedì 9 maggio, buttato sul marciapiede in Via Ariosto a Bisceglie, è stato rinvenuto un nido di gabbiano reale con all’interno tre uova. Il nido era con tutta probabilità, posizionato sul terrazzo di uno dei palazzi che si affacciano su Via Ariosto, lato orto botanico, e si sospetta che qualcuno ha pensato di “pulire” rimuovendo il nido con tutte le uova per poi lasciarlo a terra, a bordo strada. Purtroppo, questo stupido gesto ha condannato i piccoli che non nasceranno mai, visto che la madre non potrà più prendersi cura di loro. Eppure, come Centro Recupero di riferimento, ogni anno ribadiamo di non disturbare i nidi di rondini, rondoni, passeri, tordi e qualsiasi altra specie selvatica che possa nidificare nei pressi delle nostre abitazioni. La loro importanza come regolatori della popolazione di insetti è molto superiore all’uso di pesticidi chimici, oltre ad essere fondamentali anelli della biodiversità. Quindi se dovessimo accorgerci della presenza di un nido, dobbiamo solo aspettare, senza intrometterci” – rendono noto dal Centro Recupero Wwf di Molfetta che prosegue:

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“Ovviamente, essendo la primavera il periodo di nidificazione per gli uccelli, in questa stagione vanno evitate le potature e gli abbattimenti degli alberi (che invece andrebbero eseguiti a fine inverno). Purtroppo però proprio a Bisceglie in questi giorni si sta procedendo ad abbattimenti di interi filari di pini – circa dieci esemplari eliminati in Via Bartolo Colangelo – oltre che a potature fuori stagione, estremamente dannose per la salute delle piante e infatti fortemente sconsigliate dalle “buone pratiche agricole” come l’intensa potatura dei pini eseguita tre giorni fa nell’area Camping sul lungomare. Su questo aspetto non si capisce come le Amministrazioni riescano a perseverare procedendo in contrasto con le norme agricole di base e danneggiando anno dopo anno le piante comunali, nonostante le nostre ripetute segnalazioni e le preziose consulenze degli esperti agronomi incaricati dagli Uffici pubblici per indicare la via da seguire. Considerato il grave ritrovamento avvenuto ieri, sottolineamo che è di primaria importanza non interferire in alcun modo con i nidi ricordando che i nidi sono protetti dalla Legge N. 157/92, che all’articolo 5 comma b stabilisce esplicitamente il divieto ‘di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi’. Purtroppo quello di ieri non è un caso isolato, infatti gli uccelli nidificanti in Italia sono in calo negli ultimi anni a causa in primis dell’uso di pesticidi nell’agricoltura intensiva, della diminuzione dei siti adatti alla nidificazione ma anche alla distruzione volontaria dei nidi. “Distruggere i nidi è vietato e, oltre a essere un comportamento incivile, è un’azione che comporta responsabilità penali nei confronti del responsabile. Per questo è molto importante denunciare sempre il danneggiamento o la rimozione dei nidi, ma anche fare informazione per evitare che questo accada.” Nei prossimi giorni e mesi invece, in caso di ritrovamento di uccelli o pulli in difficoltà potete contattare il Centro Recupero WWF di Molfetta al N. 3466062937. Info anche sulla Pagina Facebook.com/crtmolfetta.

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