BAT: rischio infiltrazioni mafiose nelle aziende colpite dalla crisi economica. L’allarme della Prefettura

Una ripresa all’insegna della sicurezza nei luoghi di lavoro ma anche di imprescindibili coordinate di legalità.  Dopo le riunioni dei giorni scorsi, utili a pianificare controlli per il rispetto delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, è massima l’attenzione della Prefettura di Barletta Andria Trani rispetto a possibili rischi di infiltrazioni da parte della criminalità nei confronti del tessuto produttivo e commerciale del territorio. Nel pomeriggio di ierii, infatti, si è tenuta in videoconferenza una Riunione Tecnica di Coordinamento Interforze, presieduta dal Prefetto Maurizio Valiante, alla quale hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di Polizia di Bari, il Procuratore Aggiunto Coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani ed il Capo della Direzione Investigativa Antimafia di Bari:

La crisi in atto ha già prodotto un forte deficit di liquidità per le aziende e l’ampia disponibilità di capitali illeciti in capo alle organizzazioni criminali può rappresentare un’occasione per il verificarsi di attività usurarie o di infiltrazioni in imprese in condizioni di crisi.  Occorrerà pertanto garantire in maniera incisiva la tutela dell’economia legale dalle attenzioni criminali attraverso una costante e capillare verifica dei lavori pubblici e delle concessioni che interessano il territorio ed un continuo monitoraggio delle dinamiche degli assetti societari:

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In tale direzione si dovrà operare in seno al coordinamento interforze antimafia con l’intensificazione dell’attività investigativa e di prevenzione da parte delle Forze di Polizia, utile ad intercettare qualsiasi segnale sintomatico di tentativi della criminalità organizzata di trarre vantaggio da situazioni sociali e di disagio economico. Particolarmente importante sarà anche il confronto con le associazioni di categoria operanti sul territorio, da cui possono emergere situazioni di difficoltà degli operatori economici, nonché l’interlocuzione con i rappresentanti del settore finanziario e creditizio nell’apposito tavolo già attivato dalla Prefettura, al fine contemperare l’esigenza di una maggior speditezza nell’erogazione degli ingenti finanziamenti pubblici in favore delle imprese con la salvaguardia della legalità.

Nel corso della riunione è stato poi approfondito il Protocollo di legalità del 4 maggio scorso in materia di prevenzione amministrativa antimafia, sottoscritto tra i Ministeri dell’Interno e dell’Economia e Finanza e la Sace di Cassa Depositi e Prestiti (ente che rilascia garanzie statali fornite alle banche per erogare i finanziamenti alle imprese), che risponde alla finalità di assicurare la completa funzionalità del sistema di garanzia alle banche che finanziano le imprese, impedendo l’erogazione di risorse ad operatori economici in odore di condizionamento malavitoso. Si riporta infine il dato aggiornato alla data di domenica 10 maggio, relativamente ai controlli delle Forze di Polizia, con la collaborazione delle Polizie Locali ed il coordinamento della Prefettura, per il contenimento della diffusione dell’emergenza epidemiologica. 

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 Dall’11 marzo scorso le persone controllate sono 71.547; le denunce per violazione dell’art. 650 del Codice Penale sono 1.689, mentre 70 quelle per violazione degli articoli 495 e 496 del Codice Penale; le persone sanzionate ai sensi dell’art. 4, comma 1, del Decreto Legge 19/2020, sono 3.781; 1, invece, la denuncia ai sensi dell’art. 267 denunce per altri reati. Gli esercizi commerciali complessivamente controllati sono 9.428, con 43 titolari denunciati per violazione dell’art. 650 del Codice Penale e 113 titolari sanzionati amministrativamente. Le chiusure di attività o esercizi ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Decreto Legge 19/2020 sono invece 23. 

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