Concorso Polizia Locale Andria: “molti giovani senza patente A non potranno partecipare”

Ad Andria 12 nuovi vigili urbani entrerebbero a far parte del Corpo di Polizia Locale. La ripartenza della possibilità di riassumere personale, per un comune disastrato qual è quello federiciano, accende anche gli entusiasmi e l’interesse dei tantissimi giovani disoccupati della città di Andria. Secondo i dati delle Confederazioni e delle Associazioni datoriali, così come riportato dall’Associazione di Impegno Civico “Io Ci Sono!”, la percentuale di disoccupazione giovanile in città è tra le più alte d’Italia ed il dato è impressionante, in un contesto di quasi assoluta assenza di politiche del lavoro ed occupazionali. Ad esprimere preoccupazione per le modalità ed i requisiti di accesso ad un concorso pubblico tanto atteso, sono proprio gli Attivisti di “Io Ci Sono!”, l’Associazione presieduta da Savino Montaruli, che dichiarano:

“tra i requisiti di accesso al concorso per l’assunzione di 12 unità di Polizia Locale a tempo indeterminato, oltre al titolo di studio di diploma di scuola secondaria di secondo grado, viene richiesto il possesso della patente di guida categoria A e categoria B. Proprio sul possesso della patente di categoria A (per la guida di ciclomotori) già al momento di presentazione della domanda di partecipazione al concorso, sorgono enormi perplessità sulla richiesta di tale requisito, a nostro avviso discriminante ed inopportuno e spieghiamo il perché: premesso che i termini di presentazione delle domande scadono il prossimo 3 dicembre 2023, in meno di trenta giorni di tempo dalla data di pubblicazione del bando alla data di scadenza di presentazione delle domande, è impossibile che un soggetto con patente di categoria B ma privo di patente di categoria A possa conseguire quest’ultima. Infatti i tempi per ottenere una patente di categoria A non sono inferiori a più di un mese, senza considerare i costi elevati per il suo conseguimento. Alla base della richiesta di possesso della patente di categoria A già in fase di presentazione della domanda di partecipazione al concorso e non, come noi invece affermiamo, quale requisito da possedere al momento dell’assunzione e non prima di allora, deve far riflettere sul fatto che ciò sarebbe estremamente discriminante e penalizzante per i soggetti più giovani. Infatti va ricordato che chi ha conseguito la patente di categoria B prima dell’1 gennaio del 1986 può guidare qualsiasi motociclo, tutti gli altri, per poterlo fare, dovrebbero aver conseguito la patente di categoria A. Questa fortissima discriminazione inibisce, di fatto, l’accesso al concorso pubblico a coloro che non solo non hanno mai conseguito la patente di categoria A dopo il 1986 ma che NON POTREBBERO NEPPURE FARLO VISTO CHE I TERMINI DI SCADENZA DELLE DOMANDE NON LO CONSENTONO. Sarebbe opportuno, ad esempio, conoscere, a tal riguardo, il pensiero dell’Assessore comunale alle Politiche Giovanili o forse ancor meglio e più autorevole quello del Prefetto di Barletta Andria Trani alla quale inviamo questa nostra nota chiedendo un immediato intervento per bloccare o comunque attivarsi affinché questo Concorso venga considerato nullo nella previsione di tale requisito già al momento di presentazione delle domande di partecipazione e non già al momento dell’assunzione. Anche qualora fosse stato possibile, ma non lo è, conseguire la patente di categoria A nei termini del concorso sarebbe risultato davvero curioso “costringere” magari migliaia di legittimi pretendenti alle assunzioni, per poi assumerne solamente 12 unità, a spendere tanto denaro inutilmente. Una mole di denaro da far spendere a giovani disoccupati che verrebbero oltremodo spinti a procurarseli senza neppure averli. Se questo, a nostro avviso, già potrebbe essere valido motivo per fermare questa procedura discriminante ed inopportuna, in verità ce ne sarebbero tanti altri di motivi per farlo. Ad esempio il fatto che in meno di pochissimi giorni ci si dovrebbe preparare su queste materie d’esame: – ordinamento degli enti locali d.lgs. 267/2000; – elementi di diritto costituzionale e amministrativo; – elementi di codice penale e di procedura penale; – legge quadro sull’ordinamento della polizia locale legge 65/86 e normativa della regione Puglia in
materia di polizia locale; – normativa in materia di polizia amministrativa, di pubblica sicurezza e di sicurezza urbana; – disciplina sull’immigrazione; – legislazione sul commercio itinerante, in sede fissa, pubblici esercizi, ambiente ed edilizia; – codice della strada e relativo regolamento di esecuzione;
– legge di depenalizzazione e sistema sanzionatorio vigente legge 689/81; – normativa in materia di accesso agli atti legge 241/90, nonché di accesso civico e accesso civico generalizzato d.lgs. 33/2013; – normativa in materia anticorruzione legge 190/2012; – elementi in materia di tutela e protezione dei dati personali Regolamento (UE) 2016/679; – codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e DPR 81/2023); – accertamento della conoscenza di base della lingua inglese; – accertamento della conoscenza di base di informatica, in particolare del pacchetto office, dei componenti hardware e software”.

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“Non sappiamo – proseguono da “Io Ci Sono!” – se almeno una di queste materie sia mai stata approfondita da coloro che si sarebbero ingegnati per studiare questo Concorso così “particolare” e così “restrittivo”, resta il fatto che se aggiungiamo gli ulteriori elementi discutibili, come quello relativo all’esclusione di possibilità di vedersi riconosciuti titoli di servizio a soggetti che, al contrario, avrebbero maturato tali titoli “sul campo”, fondamentali per ricoprire questo delicatissimo ruolo che non è solo da scrivania, allora sarebbe opportuno bloccare tutto immediatamente. Alla luce delle aspettative e soprattutto della speranza di cambiamento da parte delle famiglie e degli aspiranti vigili sarebbe opportuna una revisione di quel Concorso tenendo conto di tutto ciò che di quel Bando pubblico è escludente, non inclusivo, discriminante, ingiusto e persino umiliante per i nostri giovani” – hanno concluso da “Io Ci Sono!”

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