Concorso pubblico ad Andria, critiche su organizzazione

Il concorso pubblico per l’assunzione di 12 nuovi vigili urbani nella città di Andria aveva destato alcune perplessità riguardo i tempi – alquanto limitati – che non avrebbero dato a tutti la possibilità di entrare in possesso del requisito obbligatoriamente previsto per la presentazione della domanda: essere già in possesso della Patente di guida per moto di grossa cilindrata quindi de Categoria “A”. Un malcontento raccolto dall’Attivista Sociale Savino Montaruli, Presidente dell’Associazione di Impegno Civico “Io Ci Sono!” di Andria, regolarmente iscritta all’Albo delle Associazioni, rieletta nella Prima Consulta Comunale, che aveva fortemente criticato questa esclusione a priori di candidati soprattutto giovani e donne che, evidentemente, non erano in possesso di tale tipologia di Patente. Mentre dal comune di Andria non sono emerse – almeno mediaticamente – iniziative di autotutela, raccogliendo il malcontento di alcuni partecipanti della prima prova (svolati nei giorni scorsi presso il Palasport), il responsabile dell’associazione andriese “Io Ci Sono!” – Savino Montaruli – Montaruli ha dichiarato:

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“ho raccolto personalmente le dichiarazioni di chi ha partecipato alle prove selettive ad Andria giovedì 14 dicembre 2023 ed ha raccontato di alcuni elementi di riflessione che aggiungono ulteriore alone di mistero a questo concorso tanto atteso. Intanto partiamo dal fatto che sono stati tantissimi coloro che hanno rinunciato a prender parte alle prove; per coloro che invece le prove le hanno sostenute pare che le cose non siano andate egregiamente” – osservato Montaruli che ha messo in dubbio la gestione del sistema di riscaldamento come anche l’uso dei seggiolini, definiti dall’attivista “non adatti a tale scopo“. Inoltre, sempre secondo quanto dichiarato da Montaruli, “i test si sono svolti su materiale cartaceo e non in modo informatico, come invece previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82 – Regolamento di modifica delle norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi; un provvedimento entrato in vigore il 14 luglio 2023. Tutte difficoltà che sarebbero state superate nel caso si fosse osservata la norma sull’uso di strumentazione informatica. Infatti la riforma dei concorsi pubblici, a nostro avviso, avrebbe imposto al comune di Andria di prevedere che gli elaborati fossero redatti in modalità digitale attraverso la strumentazione fornita per lo svolgimento delle prove mentre quelle su carta erano previste dal previgente DPR 9 maggio 1994 n. 487. Questo ultimo elemento di valutazione potrebbe, qualora le cose stessero in questi termini, determinare grosse conseguenze sull’intero concorso pubblico e sulle sue modalità di svolgimento. In queste ore stiamo valutando anche con il nostro Ufficio Legale eventuali approfondimenti ed interrogazioni, accesso agli atti ed altri interventi anche di natura giudiziaria per un concorso tanto atteso e tanto auspicato. Resta il fatto che, come è scritto in maniera chiara, lunedì 18 dicembre, alle ore 9,30, ha inizio la prova orale per i 40 che hanno superato la prova al Palazzetto ghiacciato. Questa volta la prova orale, già nel Bando, era prevista nella sala consiliare del comune di Andria. Una curiosità: la sala consiliare del comune di Andria contiene giusto il numero delle sedie per ospitare i 40 pretendenti e gli esaminatori. Una sala, nella circostanza, su misura” – ha concluso, nei giorni scorsi, l’attivista Sociale andriese.

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