Con il progetto “Scuole Sicure” saranno adottate misure preventive e di contrasto ai fenomeni di devianza prossimi all’attività scolastica, con particolare riferimento a bullismo, cyberbullismo e consumo di droga e saranno attivati progetti educativi sulla legalità in collaborazione con i servizi sociali, la Asl, gli operatori economici e l’associazionismo locale. Massima attenzione sarà prestata in favore dei pubblici esercizi, con servizi mirati delle Forze di Polizia, anche nelle ore notturne, nelle aree più a rischio a causa della presenza di luoghi di intrattenimento ed aggregazione. Più assidui, inoltre, saranno i controlli di carattere amministrativo, da parte delle Polizie Locali, per gli esercizi commerciali che effettuano vendite o somministrazioni di bevande alcoliche, cui si affiancherà il contrasto delle più gravi violazioni alle norme sulla circolazione stradale, a cominciare dalla guida in stato di alterazione psicofisica ed assunzione di alcoole e droghe.
Nell’ottica di favorire una sicurezza partecipata, con il contributo di tutte le componenti socio-economico-istituzionali, si coinvolgerà la parte della comunità eticamente disponibile in iniziative di collaborazione istituzionali mediante la nascita di “Osservatori della Legalità” e l’avvio di progettualità come il “Controllo di Vicinato”, al fine di promuovere una cultura della legalità ed iniziative di solidarietà e collaborazione con le Forze di Polizia.
Al Protocollo hanno aderito anche le Associazioni di categoria del comparto agricolo, quali organi di sensibilizzazione nei confronti degli iscritti, per vincere la diffusa omertà ed il timore di ritorsioni e portare i predetti a denunciare i fatti di cui rimangono vittime; le Associazioni possono prevedere meccanismi di incentivazione sia in senso premiale (quali il ristoro del danno patito solo nei confronti dei denuncianti), che in senso sanzionatorio (come la previsione dell’esclusione dell’iscritto che abbia omesso di denunciare un fatto di cui sia stato vittima). Anche il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ed il Parco Regionale del Fiume Ofanto hanno aderito al Protocollo, nell’ambito del quale si occuperanno di implementare i sistemi di videosorveglianza nelle rispettive aree protette ed incrementare, anche attraverso le aziende agricole del territorio ed i Gruppi di Azione Locale, punti di osservazione a supporto delle Forze di Polizia.
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