Provincia Bat, la sede legale resterà ad Andria. Lo ha deciso il Consiglio di Stato. Montaruli: “si porti in città anche Prefettura”

“Si chiude definitivamente una stucchevole quanto anacronistica ed infantile diatriba tutta intrisa di campanilismo, alimentata da populismo di retroguardia”. Queste le parole espresse da uno storico combattente a difesa delle prerogative della città di Andria all’interno della cosiddetta Sesta Provincia pugliese, l’Attivista sociale Savino Montaruli, il quale, dopo aver appreso della decisione del Consiglio di Stato, aggiunge:

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“la sede legale di quel che resta del Cerbero viene definitivamente riconosciuta alla città di Andria. Una battaglia che, unitamente a tanti altri amici, molti dei quali purtroppo non sono più tra noi, abbiamo combattuto sempre con lealtà e con perseveranza, isolando posizioni di qualunquismo e di opportunismo che persino la classe politica ha dimostrato di anteporre agli interessi della comunità rispetto a quelli propri e delle proprie lobby di potere di cartone. La Quinta sezione del Consiglio di Stato – continua Montaruli – non ha fatto altro che, come prevedibile, riaffermare il principio policentrico della Provincia, lasciando invariato tutto ciò che è stato già scritto. Sono risultate quindi assolutamente “infondate” le ragioni alla base del ricorso, peraltro politicamente strumentalizzato e banalizzato. Alla fine di quest’altra similcommedia in salsa battiana resta, invece, la consapevolezza di chiedersi tutti, ma proprio tutti, quale sia ancora il senso di questo carrozzone che, in passato (e solo in passato?), ha rappresentato un vero sperpero di denaro pubblico ed un poltronificio ad uso e consumo di chi, nel tempo, quasi se ne è impadronito, demolendo qualunque forma di compartecipazione attiva dei cittadini, del mondo associazionistico e delle comunità. Alla fine il goffo tentativo di rimettere in discussione lo Statuto del Cerbero avrebbe potuto persino determinare il ritorno alle origini di quello Statuto, poi maldestramente e furbescamente modificato. Lo Statuto originario, infatti, prevedeva che alla città di Andria andasse l’intero Polo della Sicurezza e non solo la Questura. Quindi se la Prefettura e gli uffici provinciali restano ancora oggi in luoghi diversi da quello predestinato cioè la città di Andria, è un gran bel regalo che qualcuno invece di contestare dovrebbe saper apprezzare. Con questa ennesima dimostrazione di azione populistica sfociata in peggior campanilismo di retroguardia sono certo si concluda una diatriba, di fatto, insostenibile, persino dal punto di vista giudiziario come è stato dimostrato dal Consiglio di Stato. Se coloro i quali avessero voluto appropriarsi della sede legale della Bat vogliano fare lo scambio allora parliamone: trasferiamo il Polo della Sicurezza nella città di Andria, a cominciare dal Palazzo del Governo, e Barletta si prenda il polo Istituzionale, compresa quella sede che oggi si trova abbandonata dove tutti sanno” – ha ironicamente concluso Montaruli.

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