Puglia: tutelare gli uliveti senza condannare a morte i parrocchetti si può fare con gli strumenti giusti

L’urlo di dolore di numerosi agricoltori riguardo la perdita di raccolti attribuita anche alla  presenza dell’alloctono parrocchetto monaco (simpatico pappagallino di origini Sudamericane, diffusosi in Italia a causa della fuga degli esemplari in cattività e oggi considerato una minaccia per l’agricoltura pugliese) deve far molto riflettere e non spingere le istituzioni ad azioni mirate ed intelligenti. Prima che a qualcuno venga la discutibile idea di proporre la caccia al parrocchetto anche in prossimità degli uliveti (attrazione turistica oltre che fonte di olio extraverine), sarebbe infatti opportuno considerare l’uso di strumenti capaci di tutelare sia la vita agricola che quella di questi animaletti che non hanno altra colpa se non di essere nati nel posto “sbagliato”. Ecco alcune possibili soluzioni per difendere l’agricoltura dai parrocchetti senza ucciderli:

  • Migliorare la gestione delle colture. È importante scegliere varietà di colture che siano meno appetibili per i parrocchetti, oppure piantarle in modo tale da rendere difficile il loro accesso. Ad esempio, si potrebbero coprire le colture con reti o reti a maglie strette.
  • Utilizzare dissuasori. Esistono diversi tipi di dissuasori che possono essere utilizzati per allontanare i parrocchetti dalle colture. Alcuni esempi includono:
    • Spaventapasseri: i parrocchetti sono animali intelligenti e possono abituarsi rapidamente agli spaventapasseri. Per questo motivo, è importante utilizzare spaventapasseri dinamici, che si muovono al vento o al passaggio di persone.
    • Repellenti acustici: i repellenti acustici emettono suoni ad alta frequenza che sono fastidiosi per gli uccelli. Tuttavia, possono essere dannosi anche per altri animali, come pipistrelli e insetti.
    • Repellenti ottici: i repellenti ottici emettono lampi di luce o riflessi che disturbano gli uccelli.
    • Repellenti chimici: i repellenti chimici sono prodotti che rilasciano sostanze volatili che sono fastidiose per gli uccelli. Tuttavia, possono essere dannosi anche per altri animali, come api e insetti utili.
  • Educare gli agricoltori. È importante educare gli agricoltori sui metodi più efficaci per difendere le colture dai parrocchetti. Questo può essere fatto attraverso corsi di formazione o seminari.

Le soluzioni più efficaci sono quelle che combinano più metodi. Ad esempio, è possibile saper riconoscere le colture meno appetibili per i parrocchetti e utilizzare dissuasori per allontanarli dalle colture che sono ancora appetibili. È importante sottolineare che, molto probabilmente, non è possibile eliminare completamente il problema dei danni causati dai parrocchetti alle colture. Tuttavia, adottando le soluzioni sopra indicate è possibile ridurre significativamente questi danni.

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