Sono passati tredici anni da quel 12 novembre 2003, quando avvenne il primo grave attentato di Nāṣiriya, in Iraq. La strage avvenne alle 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia. Un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti alla base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, provocando l’esplosione del deposito munizioni della base e la morte di 28 persone, 19 italiani e 9 iracheni.
A distanza di anni l’ex Maresciallo dei Carabinieri Riccardo Saccotelli, uno dei sopravvissuti della strage è certo della causa principale: lo Stato sapeva, ma non ha preso le dovute precauzioni per evitare quella strage. Cosa è accaduto realmente in quel periodo e perché ancora oggi chi cerca di far luce sul caso denuncia di essere boicottato e censurato? Lo abbiamo chiesto direttamente a Riccardo Saccotelli, in un’intervista tramite collegamento a distanza a cura di Nick Ferrara:
Il sopravvissuto alla strage di Nāṣiriya: “Lo Stato sapeva”Riccardo Saccotelli , tredici anni dopo gli la strage di Nāṣiriya.
Pubblicato da Nick Ferrara – Blogger e Videomaker su Domenica 13 novembre 2016
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