Andria: bruciare l’erba secca vuol dire anche condannare gli animali a morte atroci

Divenuto virale un post finalizzato a sensibilizzare la popolazione circa la frequente quanto pericolosa “usanza” della bruciatura dell’erba secca mediante veri e propri incendi (senza contare di chi, ancora oggi, brucia i propri rifiuti in campagna, mettendo a rischio sia l’ambiente che la salute dei cittadini a causa dell’emissione delle polveri sottili e possibile diossina, anche potenzialmente cancerogene). Pertanto, ne approfittiamo per elencare alcuni dei motivi per cui non dovresti bruciare l’erba secca:

Ecco alcuni dei motivi per cui non dovresti bruciare l’erba secca:

• È illegale: In Italia, il bruciare rifiuti all’aperto, comprese le sterpaglie, è vietato dalla legge. L’articolo 256 bis del Decreto Legge 3/2019 stabilisce sanzioni penali per chi lo fa.
• È pericoloso: I roghi possono facilmente sfuggire al controllo e causare incendi boschivi, con gravi danni all’ambiente e alle persone.
• È dannoso per la fauna selvatica: Molti animali selvatici, come i cuccioli di lepre, i ricci e gli uccelli, muoiono bruciati vivi nei roghi di erba secca.
• Inquina l’aria: Il fumo prodotto dalla combustione dell’erba secca contiene sostanze nocive per la salute umana, come il particolato fine e i gas serra.

Cosa puoi fare al posto di bruciare l’erba secca?

• Lasciala marcire: L’erba secca che marcisce rilascia nutrienti nel terreno, che saranno utili per le nuove piante.
• Compostala: Il compostaggio è un ottimo modo per trasformare l’erba secca in un fertilizzante naturale ricco di nutrienti.
• Portala in discarica: Se non hai altra scelta, puoi portare l’erba secca in una discarica autorizzata.

Nella città di Andria, lo ricordiamo, in pochi anni a causa dell’atteggiamento irresponsabile di alcuni soggetti, sono andati in fumo numerosi ettari tra terreni coltivabili e macchia mediterranea dell’Alta Murgia, con conseguenze drammatiche anche per gli animali che la popolano. Uno di essi è l’oramai tristemente noto incendio di Castel del Monte del 2022, rivelatosi devastante per la murgia andriese. Tuttavia, numerosi incendi – di estensioni inferiori ma comunque negativi per l’ambiente – sono stati periodicamente segnalati anche in tempiù più recenti, a dimostrazione del fatto che, nonostante le evidenze, lì fuori c’è ancora qualcuno che si ostina a danneggiare l’ambiente e quindi, anche ad auto-danneggiarsi. Ai cittadini onesti e sensibili a questa importante tematica – vitale per l’ecosistema in cui viviamo – consigliamo sempre di segnalare alle forze dell’ordine eventuali episodi di incendi non autorizzati. Insieme possiamo proteggere l’ambiente e la fauna selvatica evitando di bruciare l’erba secca!

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