Andria: ripristinata la raccolta dell’umido, superato il problema dei ritardi. Ma adesso bisogna imparare a prevenire. I cittadini hanno il diritto di sapere come stanno le cose

Negli ultimi giorni la raccolta dell’umido prevista regolarmente dal servizio di raccolta differenziata porta a porta spinta nella città di Andria sembra essere stata ripristinata del tutto superando dunque il momento critico registrato nei giorni scorsi. Anche alla nostra redazione erano infatti giunte numerose segnalazioni che sottolineavano il disagio registrato dai residenti di vari quartieri della città in merito alla raccolta dei rifiuti organici. Così come precisato dal Sindaco di Andria Nicola Giorgino, i rifiuti sono stati comunque raccolti nonostante il problema legato all’impianto di compostaggio di Ginosa. Si tratta dunque di un problema del tutto superato o quei rifiuti raccolti sono ancora in attesa di essere conferiti negli impianti pugliesi? Speriamo per la prima, ma i dubbi restano e forse si dovrebbe si dovrebbe definitivamente chiarire l’attuale situazione complessiva del servizio rifiuti come anche delle capacità economiche dell’ente.

Se per le opposizioni politiche i disservizi legati alla raccolta differenziata porta a porta rappresenterebbero un’evidente dimostrazione della mancanza di risorse finanziare adeguate abbinate a preoccupanti indebitamenti dell’istituzione locale, il Sindaco di Andria ha nei giorni puntato il dito contro un dirigente comunale riportando persino il suo cognome in una situazione che con molta probabilità non sembra evere precedenti nella storia politica della città di Andria. Per Giorgino, infatti, il dirigente sarebbe stato informato dei problemi ad alcuni macchinari e il conferimento negli stessi si sarebbe dimostrato perciò problematico ma senza una concreta soluzione preventiva. Ad avvalorare l’ipotesi sarebbe anche il dettaglio importante: nel maggio scorso disservizi simili furono registrati sempre per la raccolta dell’umido. Se la problematica fosse stata soltanto di natura economica, i disservizi sarebbero stati registrati anche per gli altri servizi mentre è evidente che la questione sia legata anzitutto al conferimento dei rifiuti organici. Tuttavia, si tratta soltanto di umili e presunte intuizioni perché qui ad Andria ognuno dice la sua e la situazione non sembra chiarissima. Questo “nonostante fosse stato da me personalmente sollecitato ad evitare che i cittadini andassero incontro a disagi, non abbia provveduto a trovare soluzioni idonee per impedire ciò che stiamo vivendo in queste ore” dichiarava sui social Giorgino riferendosi al dirigente in questione. Dall’opposizione politica qualcuno aveva giustamente fatto notare l’esistenza di strumenti atti a richiamare soggetti che non fanno il loro dovere tra le pareti istituzionali durante i lavori e dunque la questione resta aperta.

“A fronte di queste ingiustificate inadempienze dirigenziali, mi sono immediatamente attivato affinché, pur stante le difficoltà dell’impianto di Ginosa, entro la giornata l’umido venga comunque raccolto dalla ditta che si occupa del servizio in città. Questo è un esempio classico di quello che scrivevo l’altro giorno: molte volte dirigenti e funzionari se ne fregano dei cittadini pur percependo stipendi oggi irraggiungibili per la stragrande maggioranza della gente. Ma sia chiaro: chi è responsabile dei disagi presenti e futuri pagherà le conseguenze del caso. La burocrazia è un cancro, la politica non deve esserne succube. Io non mi arrendo e provvederò a prendere le opportune decisioni, a 360 gradi, per il bene della città” – aveva aggiunto Giorgino. 

Le affermazioni di Giorgino, piuttosto gravi, indicano la presenza di una vera e propria presunta lotta interna nella macchina comunale, tra esponenti politici con mandato di scadenza e dipendenti comunali che invece lavorano li a prescindere dal colore politico dell’amministrazione comunale. Il tutto avviene nei giorni in cui manca di fatto non solo l’assessore all’ambiente ma persino l’intera giunta comunale, essendo la stessa azzerata nei giorni scorsi dallo stesso primo cittadino andriese. Andria dunque è in attesa di risposte e soluzioni definitive. La soluzione definitiva alla problematica rifiuti resta quella dell’introduzione di impianti di compostaggio e riciclo locali, sul territorio, per abbattere i costi di smaltimento e trasporto, chiudere le discariche, promuovere l’economia circolare salvaguardando l’ambiente ed assumere personale locale contribuendo a creare occupazione e tentare così di abbassare anche la tassa rifiuti. Il tutto per ora, non avviene ma con molta probabilità non è causa di un’amministrazione che di certo non è interessata ad auto-indebitarsi per avere poi critiche dai cittadini, ma piuttosto anzitutto dalla mancanza di fondi insufficienti dal governo centrale, sempre più drasticamente diminuiti con le drammatiche ed ingiuste politiche di austerità imposte da Bruxelles per abbassare un debito pubblico inestinguibile. Il tutto avviene in uno Stato privo di sovranità monetaria capace di estinguere debiti così come fa oggi il Giappone, con conseguenze anche in ambito regionale (pensiamo ad esempio alla riduzione degli ospedali). Aggiungeteci poi “errori” politici interni e disguidi con i dirigenti e avrete come risultato ciò che i cittadini hanno dovuto subire negli ultimi giorni. Giorgino dovrebbe subito superare il bivio: una nuova giunta (tecnica?) per superare velocemente i grandi ostacoli oppure lasciare che il lavoro possa essere svolto da un Commissario Prefettizio in attesa di eventuali elezioni anticipate. Nel frattempo, potrebbe benissimo organizzare una conferenza stampa per illustrare con modi moderati  nei dettagli che cosa è accaduto in questo ultimo periodo e che cosa ha intenzione di fare l’amministrazione per evitare ulteriori problemi in un paese che ospita quasi 100.000 abitanti. La questione va affrontata con serietà senza interessi politici, ne da parte di chi auspica nelle elezioni anticipate per diventare sindaco e/o assessore cavalcando l’onda dei disagio e neppure tanto meno in chi in tutti questi anni si è assunto la responsabilità di amministrare la nostra città. Al momento, l’ultima parola sta a Giorgino. 

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