Andria: un cittadino si affaccia per ammirare un momento storico

Una città ricca di sfumature, quella di Andria, dove, tra il “bianco” delle sue meraviglie – colpito anche da fatti alquanto “neri” – spiccano poi tutti quei “colori” riguardanti le novità che dovrebbero presto contribuire al miglioramento della qualità della vita cittadina. Una di queste – impresa a dir poco ambiziosa – sembra stia catturando l’attenzione di molteplici passanti. Si tratta di una realtà epocale che un giorno non troppo lontano aiuterà Andria ad ottenere giustizia su quel termine di “città”, oggigiorno diffuso ampiamente ma necessitante di arricchimenti concreti, almeno per quanto concerne i servizi pubblici offerti (senza parlare di una certa mentalità che interessa ancora oggi una parte della popolazione…). Lo ricorda il nostro concittadino Nicola Montepulciano:

“Un ciclista, come stanco di pedalare, posa, per una pausa, la bici fra un muretto di recinzione e il suo corpo e con braccia abdotte in estensione poggia le mani sul muretto; guarda qualcosa che lo incuriosisce attraverso la spazio lasciato libero fra un telone pubblicitario e l’altro. Assecondata la sua curiosità, penso, fra poco riprenderà a pedalare, ma, come incantato, guarda ancora e ancora. La curiosità, allora, prende anche me e mi avvicino per guardare. Ma… mamma mia, incredibile… quanto sono scesi in basso gli operai! Perché? Ah, già, come sono smemorato:

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è per la metropolitana di Andria! Che meraviglia!…Però quanto sembrano piccoli gli operai laggiù. Poi mi riprendo dallo stupore e non riesco a tenere a freno la mia mente di ecologista, che vuol proteggere tutto, anche le pietre. Cerco di metterla a tacere, ma prorompe: “ perché scomodare tanto quella componente di natura fatta di pietra formatasi con sedimenti durati milioni di anni? Chissà, poi, dove scaricheranno tutta quella pietra estratta che non chiedeva altro se non di essere lasciata in pace. Gli studiosi dicono che le pietre ci parlano, come, per es., quelle di Santa Barbara”. Ma, con un sussulto la metto a tacere: “non si può rimanere all’età della pietra”… e, infatti, la stanno portando via chissà dove. Andria sarà una città moderna, non ci sarà più lentezza, sarà agile, vivace, attraente…come è bella la città, come è grande la città, come è viva…” – ha concluso il nostro concittadino, sempre attento ai cambiamenti che riguardano la qualità di vita in città.

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