La “Società degli Apoti”. Aforismi contro i miti, di Giuseppe Brescia

Conversando a lungo negli anni con amici e maestri (Pietro Addante, DarioAntiseri, Savino Blasucci, Franco Bosio, Vincenzo Terenzio, Cinzio Violante, Alfredo Parente, Mario Corsi, Alain pons, Antonio Verri, Francesco adorno, Rosario Assunto e Raffaello Franchini ), imbastimmo via via contro i falsi miti dell’ “Hoggidì” improbabili difese ( da me umilmente afforzate ), come di gente che “non se la beve”, da prezzoliniana nuova “Società degli Apoti”, vagheggiata dal fondatore della “Voce” a colloquio epistolare con il giovane Piero Gobetti.

“Che ho a che fare io con gli schiavi ?”, motto menandreo per le edizioni torinesi del testimone di Libertà. Così: “Liberté Egalité Fraternité” – “Levati la moneta e passala a me”. – “Maestro di color che sanno” – “Magari: Maestro di color che non sanno” ( Pasquale Barbangelo ). – “E tu che catto sei ?” – “Professore, quest’accadimento non si capisce” -“Al contrario: si capisce t r o p p o” ( Michele Bevilacqua ). “Dario Fo, o Carlo Bo? – Verdetti truccati, al Premio Nobel di Frascati“. – “Quanta, a volte, saggezza, in supplenti e precari – Quanta approssimazione e sciocchezza in docenti e accademici ( satireggiati da Rabelais a Schopenhauer a Croce). – Parafrasando il celebrato “Essai sur le Rire” di Henri Bergson: ” Si direbbe che il riso abbia bisogno di ..Eco”. Ossia: “No, non è morta la goliardia”, E poi, “si direbbe che il Piano abbia bisogno di…Eco”. Ancora: la “retorica del Complotto”. “Il Pensiero o è forte, o non lo è” ( “Lei è simpatico”, detto da Francesco Adorno, il grande antichista, pronto a inciampare in un piede di Michelangelo, nella fiorentina Accademia). Perciò: “Gianteresio…: ragazzo vanesio”. – “Odifreddi…:spetezzi caldi”.

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“Tagliagambe…: e tagliaerbe dell’idealismo”. “A Filosofia minima…: pontefici minimi”. – “Voce del Verbo: Minimo…Cacciari“. “E il nuovo realismo ? ‘Canna pensante’, ma che… n o n oscilla”. “E il pensiero meridiano ? Aperto…tutto l’ano”. Con gli “Uomini che disfecero l’Italia” ( denunziati da Giovanni Spadolini): “Gli Uomini che dis-fecero il Corriere” ( per l’affaire ‘Recoletos’ ).”Odore stantìo di Massoneria” – “Il signore sì, che se n’intende !”. – “E nei ‘media’ Ostellino: più che Piero, appare…Pierino”. – Giusta la dedica di Rosario Assunto per “Libertà e fondazione estetica” (Bulzoni, Roma 1976 ) a Carlo Antoni e Pantaleo Carabellese, “maestri di umiltà orgogliosa” e non carrieristi di “altezzosità servile”, la felice caratterizzazione può valere ancora – “gioco, partita, incontro” – per la dipintura del “misfatto quotidiano”: i talk show dei Travagli e Formigli, con Sbadigli e Consigli; le Luciane e Annunziate; i Porro unum necessarium e Fazi e Santori; e Vespa con i Floris a Paragon Del Dubbio..e altro anora. – “E’ l’unica fase della Storia – addirittura – con te Papi: Papa Ratzinger ( Benedetto XVI) –Papa Bergoglio ( Francesco) – Papa Laico ( Eugenio ): forse, meglio, con barba bianca e chioma, …da Patreterno“. – “Absit iniuria verbis”: “Ma l’ha pubblicato, come Classico, la Mondadori !” – “E che cosa non ha fatto la Mondadori !” ( Antiseri ). – “1984: Grande Fratello (Orwell) – Oggi: Grande Sorella ti guarda ( Rappresentanza Sindacale ) – Domani, forse: Grande Ermafrodita ti guarda”. E così via seguitando, con aggiornamenti e attualizzazioni, fino ai “capponi di… Renzi” ( Forza Italia – Nuovo Centro destra ). O persino ai “Capponi, con e senza Dudù e signora,..di Renzi ( Berlusconi e Luxuria da un lato; Alfano e Lorenzin dall’altro”. “Il nipote degli eredi di Torquato Accetto“.

Giuseppe Brescia